Scuole a rischio chiusura, Progressisti: “Si tenga il 25% di lezioni in presenza”

“L’ultimo provvedimento del presidente Conte prevede che si possano avere lezioni in presenza sino a un massimo del 25 per cento. Il presidente della Regione vorrebbe invece impedire al 100 per cento degli studenti di frequentare le scuole superiori”. È questa la premessa della nota inviata dal gruppo dei Progressisti in Consiglio regionale che chiede a Solinas di rispettare la quota del Dpcm. Il capo della Giunta isolana, invece, vuol far pagare ai ragazzi il prezzo più alto delle nuove restrizioni pensate per conteneere i contagi.

“Salvare il 25 per cento delle lezioni in presenza significa provare a non consegnare direttamente all’insuccesso scolastico migliaia di adolescenti”, sottolinea la consigliera Laura Caddeo (nella foto). “Significa mantenere in vita quel barlume di socialità che ancora il Covid consente ai giovani, affermare la capacità di inclusione delle fasce più deboli garantite nella scuola italiana, anche tra mille problemi, meglio che altrove, dare continuità al lavoro di figure fondamentali come quelle delle educatrici, degli educatori e degli assistenti”. La Caddeo fa notare anche un secondo aspetto: “Cancellare la quota del 25 per cento di lezioni in presenza, significa azzerare le attività laboratoriali, soprattutto negli istituti tecnici e professionali”.

Quindi la sottolineatura: “Nel frattempo il presidente della Regione si metta a lavorare per migliorare il sistema di trasporto pubblico e fare in modo che non si ripropongano gli stessi problemi riscontrati nei tragitti casa-scuola durante le settimane scorse”. Oltre che dalla Caddeo, il comunicato è stato firmato da Francesco Agus, Diego Loi, Maria Laura Orrù, Antonio Piu, Gianfranco Satta, Franco Stara e Massimo Zedda.

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