di Andrea Tramonte
Fonti di primo piano lo danno per possibile, non certo, ma la sensazione è che il matrimonio alla fine si farà: Gianni Chessa – ex assessore al Turismo della Giunta Solinas, ex sardista – è in procinto di accasarsi con Forza Italia. Con lui potrebbe fare il grande passo anche Piero Maieli, l’altro dissidente che ha rotto coi vertici del Psd’Az – ovvero il presidente Antonio Moro e il segretario nazionale Christian Solinas – prima autosospendendosi e poi lasciando il partito, che ora si trova senza gruppo ufficiale nell’Aula di via Roma. Il passaggio a Forza Italia sarebbe stato discusso – secondo alcuni rumors – non solo con il con il coordinatore regionale, Pietro Pittalis, ma anche con Antonio Tajani, presidente del partito, vicepremier e ministro degli Esteri, che nella sua gestione sta cercando di allargare ulteriormente Fi ed è fresco di sorpasso nei confronti della Lega di Salvini alle Europee. Contattato da Sardinia Post, Pittalis ha confermato le interlocuzioni ma ha escluso che l’accordo sia stato chiuso. “Forza Italia si sta ponendo come forza politica attrattiva e questo è il discorso che vorrei valorizzare – ha detto -. Ma parlare di passaggio come di cosa fatta ora non è vero. Ci sono interlocuzioni con diverse personalità della politica sarda che ci stanno chiedendo di aderire”. Proprio oggi è entrata ufficialmente nelle file degli ‘azzurri’ Laura Useri, già assessora a Sassari della Giunta Campus, ex M5s.
La sensazione è che il movimento di sardisti verso il partito fondato da Berlusconi non si limiterà a questi due passaggi eccellenti. E che anzi abbia una origine nel dialogo tra l’ultimo consigliere regionale sardista e neo-sindaco di Bosa, Alfonso Marras, e lo stesso Pittalis. L’eventuale addio di Marras priverebbe il Psd’Az di una rappresentanza in Consiglio regionale: uno smacco dopo aver dominato la scorsa legislatura esprimendo anche il presidente della Regione. “Il partito è sopravvissuto alla fuoriuscita di personalità del calibro di Emilio Lussu, figuriamoci se oggi ci si può preoccupare di chi, eletto grazie alle nostre liste senza mai essere diventato sardista, va via per capriccio”, avevano detto i vertici dopo l’addio di Chessa e Maieli. Moro un mese fa aveva smentito seccamente l’addio di Marras, parlando di voce che risaliva a prima delle amministrative. Forse legata all’antica amicizia del sindaco di Bosa con Pittalis. Ma il dialogo politico – al di là dei legami – c’è stato e c’è tuttora. E potrebbe tradursi in una adesione a Forza Italia dell’intero blocco (ex) sardista eletto in Consiglio.