“È bastata la presentazione di un’interrogazione sull’allegra abitudine di Cappellacci e della Giunta Regionale a conferire incarichi di consulenza ad amici, più o meno intimi, a conoscenti e persino a vicini di casa, che ho avuto una vera e propria valanga di altre segnalazioni a svelare il livello colossale della clientela e dell’uso personale che molti fanno delle istituzioni”.
Lo scrive in una nota il consigliere regionale del Pd Gian Valerio Sanna, che nei giorni scorsi ha presentato una interrogazione (leggi)sugli incarichi conferiti dall’esecutivo Cappellacci tra il 2012 e il 2013. In totale, secondo quanto riportato da Sanna, il costo delle consulenze negli ultimi due anni è stato di 5,3 milioni di euro.
Secondo l’ex assessore regionale agli Enti locali, si tratta di “convenzioni fatte per gli scopi più diffusi, che coinvolgono non solo la Regione ma gli Enti, le Agenzie e le Aziende Sanitarie. Consulenze affidate anche per offuscare la presenza di professionalità specifiche ma non politicamente gradite, forse non addomesticabili. Consulenze anche per i Direttori Generali che nell’anarchia più totale, non si sottraggono ad approfittarne invece che verificare la legittimità e la legalità degli affidi”.
“Speriamo di non dovercene pentire troppo tardi di questo andazzo ma è necessario – conclude l’esponente del Pd – che l’indignazione dilaghi, chi sa parli diffonda questo malcostume e si costruisca una classe dirigente che prima di essere posta a dirigere conosca cosa significhi realmente saper dirigere”.