Il Campo largo tira dritto sulla riforma della sanità e punta a portare il testo in aula prima della Manovra di bilancio. Nonostante le forti proteste delle opposizioni, che questa mattina hanno abbandonato la riunione della Commissione sanità in segno di polemica, i lavori proseguono spediti. La maggioranza ha concluso oggi il ciclo di audizioni con i direttori generali delle Asl di Cagliari e Sassari, e ha chiuso anche la discussione generale sul testo. Il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti è stato fissato per domani alle 12, con l’inizio dell’esame delle proposte di modifica già previsto per mercoledì pomeriggio.
L’obiettivo è di completare l’esame entro venerdì, per poi concedere i 15 giorni necessari al Consiglio delle autonomie locali per esprimere il proprio parere sul testo. Successivamente, le opposizioni avranno dieci giorni per preparare la relazione di minoranza. La presidente della Commissione sanità, Carla Fundoni (Pd), ha espresso rammarico per l’abbandono dei lavori da parte della minoranza: “Mi dispiace che oggi la minoranza abbia abbandonato i lavori, perché finora avevamo lavorato davvero molto bene, naturalmente con differenti prerogative tra opposizione e maggioranza. Ci tengo comunque a ringraziarli per il contributo dato in tutto questo periodo di audizioni”.
Ma lo scontro politico sulla riforma è ormai acceso. Questa mattina, durante l’audizione degli ultimi due direttori generali delle Asl – Marcello Tidore di Cagliari e Flavio Sensi di Sassari – i consiglieri del centrodestra hanno lasciato la seduta in segno di protesta. Alice Aroni, Udc, ha spiegato le ragioni del dissenso: “Abbiamo deciso di abbandonare i lavori della commissione a causa del comportamento antidemocratico della maggioranza. Ci hanno impedito letteralmente di svolgere le nostre funzioni e prerogative”. Aroni ha denunciato una gestione che ha “preso in giro” l’opposizione, accusando la maggioranza di aver stravolto il disegno di legge originale attraverso un maxi emendamento della Giunta, rendendo vano il lavoro fatto finora in commissione. “La realtà è che la maggioranza ha fretta di chiudere il capitolo sanità prima della manovra finanziaria”, ha aggiunto Aroni, sottolineando che i lavoratori del settore sanitario sono già pronti a scioperare, ancor prima che la riforma venga approvata.
Critico anche l’esponente di Fdi, Corrado Meloni: “Nell’ansia di arrivare in breve tempo al commissariamento dei direttori generali delle Aziende sanitarie, la maggioranza di centrosinistra ha disatteso gli accordi presi in Commissione sanità, comprimendo i diritti della minoranza. Un atteggiamento sleale e scorretto che non possiamo accettare, perciò abbiamo abbandonato i lavori della Commissione”, ha attacco. Per poi chiudere: “Vogliono approvare una pseudoriforma della sanità, nata sotto la cattiva stella dell’improvvisazione dell’assessore ‘a tempo’ Bartolazzi e di una presidente sorda alle critiche delle parti sociali, che in gran parte hanno bocciato il provvedimento. Come minoranza abbiamo dimostrato disponibilità e correttezza nell’affrontare la discussione di un disegno di legge che deve offrire risposte concrete al fondamentale diritto alla salute dei sardi”.