Sanità, Arru replica alla ministra Grillo: “Approssimativa e molto populista”

Scontro a distanza tra la ministra della Salute, Giulia Grillo, e l’assessore alla Sanità, Luigi Arru. L’esponente del Governo, in quota M5s, ha duramente attaccato la Giunta regionale accusandola di “spendere male le risorse“. A stretto giro la replica di Arru.

“Dalla ministra Grillo – si legge in una nota diffusa dall’assessore – mi sarei aspettato maggior cortesia istituzionale, invece della sua presenza nell’Isola non sono stato informato. Mi sarei aspettato inoltre più attenzione nelle dichiarazioni che, invece, evidenziano partigianeria e inadeguatezza, specie quando vuole appropriarsi dello straordinario lavoro effettuato dalla Regione, come l’eradicazione della peste suina, conseguente al lavoro svolto in questa legislatura e mai fatto nei quarant’anni precedenti. Prendiamo atto invece che l’esponente del Governo si è immersa a tempo pieno nella campagna elettorale sarda”.

Arru difende intanto “gli standard di qualità degli ospedali sardi e la sicurezza dei punti nascita”, a cui “la Sardegna si è adeguata sulla base del decreto ministeriale numero 70. La ministra – sottolinea l’assessore – ignora che la richiesta di deroga la chiusura di alcuni centri ostetrici è stata disposta in attesa che lo stesso dicastero della Salute si esprima sulla richiesta di deroga da me presentata”.

Quanto al costo della sanità, l’assessore scrive: “Non si capisce su che base la ministra ha dichiarato una spesa inadeguata. È evidente che non è stata informata sul monitoraggio della spesa attraverso il quale riusciamo a coprire i 350 milioni di disavanzo, eredità della Giunta di centrodestra, oltre ad aver fatto emergere, grazie alla corretta amministrazione dell’Ats, altri 500 milioni di cosiddetti ammortamenti non sterilizzati (somme pagate con fondi regionale anziché nazionali a copertura degli investimenti). Inoltre, e forse la ministra non lo sa, abbiamo anche provveduto a pagare 170 milioni per farmaci anti epatite C. La Sardegna infine non applica i ticket sui medicinali, unica regione in Italia insieme al Friuli Venezia Giulia.”

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