Ancora tensioni nel centrosinistra dopo il vertice di maggioranza di ieri, concluso con un duro faccia a faccia tra il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e il segretario regionale del Pd, Renato Soru, e con la decisione di un ‘ritiro’ di Giunta e coalizione per il 10 e l’11 luglio per definire l’agenda dei prossimi mesi e parlare di rimpasto. Oggi sul suo blog l’assessore dei Lavori Pubblici e presidente del Partito dei Sardi, Paolo Maninchedda, torna sul tema del tagliando alla Giunta difendendo l’operato della squadra di Pigliaru. “Pigliaru – scrive – è presidente perché lo ha eletto il popolo, non perché si è imposto a qualcuno. Chi lo volesse sostituire, dovrebbe candidarsi. La sconfitta elettorale alle recenti amministrative ha ragioni così profonde che necessita di un capro espiatorio (la Giunta) per essere esorcizzata senza troppi danni. La Giunta non ha vocazioni masochistiche e quindi non vuole espiare per conto terzi”. Secondo Maninchedda sono “urgenti alcune scelte di sistema su cui non si sa bene che cosa pensino i partiti, ma lo si saprà a brevissimo, non appena la Giunta farà le proposte su riforma sanitaria, riforma dell’esecutivo, energia, rifiuti, enti locali, urbanistica, piano paesaggistico e trasporti”.
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