Regionali, scintille nel ‘campo largo’. Todde: “Soru non ha mai fatto primarie”. Lui: “Basta capricci”

Sfida a distanza dei convegni a Cagliari. Nel primo – organizzato dal senatore Pd, Marco Meloni – l’ospite era Alessandra Todde, deputata e vicepresidente M5s che dovrebbe essere la candidata del campo largo del centrosinistra in virtù dell’accordo tra le segreterie nazionali per le Regionali 2024. Dall’altra parte Renato Soru che ha parlato di sanità insieme alla sua ex assessora, Nerina Dirindin, e non si è tirato indietro rispetto al tema caldo di questi giorni: le primarie, escluse dal Pd perché i ‘grillini’ non le vogliono e invocate dall’ex governatore ma anche dai Progressisti, che proprio ieri hanno rilanciato (chiedendo una competizione tra lui, Todde e Graziano Milia).

Alessandra Todde parla da candidata in pectore e attacca il fondatore di Tiscali. “Renato Soru è una risorsa ma sul tema primarie parlare di scorciatoie è sbagliato e controproducente – ha sottolineato a margine dell’incontro -. Soru non ha mai fatto le primarie e credo che parlare di accordo romano, quando questo non esiste e non esisterà mai, è deleterio per tutto il campo progressista che sta lavorando duramente per offrire una valida alternativa al centrodestra“.”Il M5s si sta muovendo all’interno della coalizione con regole, idee, valori, modalità di azione e metodo che la colazione stessa si è data al tavolo – ha aggiunto -. E soprattutto stiamo rispettando tutti i principi discussi e condivisi in maniera collegiali. Non ho mai avuto nessuna preclusione rispetto al confronto al misurarsi sul campo con chiunque, ma sempre dentro un alveo di regole chiare e concordate con tutta la coalizione. Fughe in avanti, prese di posizioni personali, individualismi non fanno parte della mia storia politica tantomeno di quella del M5s di Giuseppe Conte”.

Soru invece ha ribadito di essere in campo e ha lanciato una stoccata a Todde. “Dobbiamo davvero stare dietro i capricci di chi dice “o me o niente”? O che futuro possiamo avere, partendo dai capricci di questo o quella”, ha detto l’ex governatore come riportato da La Nuova. “Io mi sto candidando a guidare questo fronte largo, non un’altra parte politica, ma penso di non essere il solo. Quindi, lo ribadisco, anche gli altri si devono presentare e accettare di essere valutati”. Il tema dell’incontro era la sanità. “In Sardegna il 12 per cento delle persone rinuncia a curarsi perché non può pagare, è uno dei dati più alti d’Italia – ha sottolineato -. Ci candidiamo a governare la Sardegna nella prossima legislatura, per provare a superare l’emergenza del sistema sanitario pubblico e a governare la transizione del sistema sanitario”. Per Soru “non è più tempo di mettere gli amici, credo sia il tempo di prendere le persone competenti. Devono essere premiati competenza, professionalità e impegno e l’appartenenza politica. Il centrosinistra si presenta alle elezioni con un programma per la sanità chiaro e semplice – ha aggiunto -. Ci impegniamo a lavorare immediatamente senza troppi pensieri, perché dobbiamo sapere dal giorno prima cosa andremo a fare”.

L’incontro con Alessandra Todde è stato ‘benedetto’ anche da Francesco Boccia, presidente dei senatori Pd. “In Sardegna, così come avvenuto in Abruzzo e a Foggia, dove abbiamo appena vinto le amministrative, abbiamo il dovere di lavorare per l’unità delle forze di centrosinistra e di tutte le forze politiche europeiste alternative a questa destra. La ricercheremo fino alla fine questa unità in Sardegna come in Basilicata e in Piemonte e in tutte le realtà al voto nel 2024. In Sardegna l’aggravante è il disastro di Solinas in questi 5 anni. Serve generosità da parte di tutti. Mentre altre Regioni del Sud crescevano la Sardegna restava ferma, immobile, anzi andava indietro. È arrivato il momento del riscatto per la Sardegna e ci riusciremo solo se saremo uniti e coesi contro questa destra”.

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