Stesso posto, stessi protagonisti, cinque anni dopo. Silvio Berlusconi torna nell’Isola a Cagliari, oggi sabato primo febbraio, per una convention a supporto del presidente della Regione e candidato governatore per il centrodestra Ugo Cappellacci. L’appuntamento è per le 10.30 alla Fiera campionaria, proprio uno dei luoghi simbolo della scorsa campagna elettorale chiusa con la vittoria dell’attuale governatore.
Come previsto il comizio è in ritardo di almeno due ore rispetto alla tabella di marcia. Il leader di Forza Italia è arrivato solo ora al padiglione D della Fiera di Cagliari, oltre 2.500 persone, i parlamentari sardi di Forza Italia, Salvatore Cicu ed Emilio Floris. E poi gli uomini del partito isolano: il capogruppo in Consiglio regionale, Pietro Pittalis, Mariano Delogu, Carmelo Porcu, Piergiorgio Massidda, Fedele Sanciu e Piero Testoni. In platea pure Giovanni Toti, uno dei suoi consiglieri e possibile leader in pectore del partito appena rifondato. In sala bandiere di Forza Italia, sul palco due maxischermi e lo slogan della campagna di Cappellacci “Qui Ora”. In sottofondo tutte le canzoni che solitamente accompagnano le convention di Fi.
Berlusconi è arrivato alla Fiera in macchina con la sua compagna, Francesca Pascale, e il candidato governatore Ugo Cappellacci. Sceso dall’auto non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Poi dal palco si è scusato per il ritardo: “c’era acqua alta a Roma per il maltempo – ha spiegato – abbiamo impiegato più di un’ora e un quarto per arrivare all’aeroporto e abbiamo perso l’aereo, quindi ci siamo dovuti imbarcare con quello successivo”. (ANSA)
La zona franca. Poi, subito una battuta sul candidato che ha chiamato Franco Cappellacci, non Ugo. “Vi invito a chiamarlo cosi’ perché mi rompe le scatole con la zona franca”. La realizzazione della Zona franca d’Europa, così è stata ribattezzata, è uno dei punti cruciali della coalizione del centrodestra. E poi: “Ricordo ancora l’inizio della campagna elettorale 5 anni fa, proprio qui alla Fiera, che ci aveva portato alla vittoria” . (ANSA).
“Abbiamo un obiettivo alto: la Sardegna può diventare competitiva, l’isola può diventare la zona franca integrale d’Europa”, lo ha ribadito Ugo Cappellacci. “Abbiamo fatto un grande percorso: l’Europa – ha ricordato il governatore uscente – ci ha dato il semaforo verde, ci ha detto che si può fare. La presidente della commissione petizioni, sempre in Europa, ci ha detto sì. Ora ci manca l’ultimo tassello: lo Stato deve comunicare all’Europa che la Sardegna deve essere zona franca”. Cappellacci ha spiegato: “L’Africa ora ha un miliardo di abitanti, ma nel 2100 ne avrà quattro miliardi. Il Pil cambierà, i nostri figli dovranno gestire quel momento. Ora abbiamo il torcicollo: siamo girati verso l’Europa delle banche e della burocrazia”. (ANSA).
La Flotta sarda ferita. “Siamo stati sanzionati dall’Europa per la nostra flotta. Secondo i burocrati avremmo dovuto attendere. Una situazione simile a quella di un padre di famiglia che riesce a scacciare con un’arma un malvivente che irrompe in casa per risolvere l’emergenza. Ebbene, è come se a quel padre di famiglia poi fosse contestato il porto abusivo di armi”. Così Ugo Cappellacci, torna all’attacco sul tema dei trasporti alla convention con Silvio Berlusconi. “Trasporto aereo? Abbiamo scelto di aprire la Sardegna a tutti – ha proseguito il governatore – non volevamo che fosse una riserva indiana. Con la continuità, in soli due mesi abbiamo ottenuto un più nove per cento e più 500mila passeggeri”. Collegamenti interni: “Grazie a te presidente – ha detto Cappellacci rivolgendosi a Berlusconi – sono stati aperti i cantieri. Grazie allo stato di emergenza abbiamo appaltato tutti i lotti”.
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