Il reddito di cittadinanza si è convertito in duello politico a misura di elezioni. Tema della contesa, il reddito di cittadinanza, misura voluta dai Cinque Stelle nella legislatura che si sta chiudendo. A dividersi sono da una parte il deputato uscente Ugo Cappellacci (Forza Italia), dall’altra la viceministra uscente Alessandra Todde (M5s). Entrambi sono ricandidati.
Il tema del reddito di cittadinanza è diventato contesa politica in campagna elettorale con la proposta del centrodestra di abolirlo. La Todde ha replicato dicendo che “solo chi guadagna 500 euro al giorno può mettere i piedi in faccia a chi ne riceve 500 al mese. Il Movimento 5 Stelle continuerà la sua battaglia contro chi vuole distruggere questa misura di civiltà che, come dice l’Istat, ha salvato in pandemia oltre un milione di persone”.
Per Cappellacci, invece, il reddito di cittadinanza ha avuto il solo effetto di “aumentare le file di coloro che lo richiedono, non di liberare gli italiani dal bisogno”. E dopo la risposta della Todde, il deputato e coordinatore dei berlusconiani nell’Isola ha controreplicato: “La viceministra Todde mistifica la realtà. il problema non è assolutamente chi riceve il reddito di cittadinanza ma chi, come lei, vuole tenerli disoccupati a vita”.