Protesta degli universitari: “Solinas sta distruggendo il diritto allo studio”

Gli studenti di Reset, associazione attiva nell’Ateneo di Cagliari, protestano oggi contro Christian Solinas davanti a Villa Devoto, la sede della presidenza regionale. L’appuntamento, fuori dai cancelli in via Oslavia, dietro il polo universitario di viale Fra Ignazio.

I motivi della mobilitazione li ha riassunti in un post su Facebook il consigliere comunale di Cagliari, Matteo Lecis Cocco Cortu (Pd). “Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) prevede 960 milioni di euro per portare il numero degli alloggi per studenti universitari dagli attuali 40.000 a oltre 100.000 entro il 2026. Il bando del Miur, che scade il 17 maggio, riguarda volti alla realizzazione di alloggi e residenze universitari“.

Il ministero per l’Università e la ricerca ha previsto che le strutture costruite con i fondi del Pnnr siano “destinati prioritariamente a studenti capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi idonei al conseguimento della borsa di studio e dei prestiti d’onore, sulla base delle graduatorie definite dagli organismi regionali e delle Province autonome di gestione”. Scrive ancora il consigliere dem: “Per Cagliari chi deve partecipare al bando è l‘Ersu, l’Ente regionale per il diritto allo studio che vergognosamente in Sardegna è ancora senza un consiglio d’amministrazione perchè Solinas – dopo oltre 500 giorni dalle elezioni dei rappresentanti degli studenti e dei docenti – non nomina il presidente: tenuto in scacco dalle richieste di poltrone da parte dei suoi alleati, preferisce stare fermo, immobilizzando così l’Ersu e dando uno schiaffo a Cagliari e agli studenti che scelgono la nostra università per formarsi”.

Anche sulla pagina di Reset si trova un post preparatorio alla manifestazione di oggi davanti a Villa Devoto, in cui sono spiegati gli effetti della paralisi voluta dal governatore. “Senza un Consiglio di Amministrazione che monitori le decisioni prese dalla Giunta regionale, esiste il concreto pericolo che sussidi di importanza fondamentale come il fitto casa e le borse di studio possano essere messe in discussione da chi è al governo della Regione. Tutto ciò vanificherebbe anni e anni di battaglie che hanno permesso che chiunque potesse accedere a questi aiuti fondamentali del diritto allo studio”.

Ancora gli studenti: “Solinas è il principale responsabile di queste pericolose problematiche. Noi non abbiamo paura di esprimere con voce chiara e netta il nostro disappunto nei confronti di coloro che sono artefici di questa situazione”. Da mesi il governatore e la sua Giunta “si prendono gioco di tutta la compagine studentesca con proclami senza nessuna fondatezza. Siamo pronti a fare la nostra parte, manifestando sia per dimostrare che non siamo carne da macello alla mercé di macchinazioni politiche, sia perché ci vogliamo assicurare che i fondi arrivino sul serio, senza raccontare favole”.

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