Battuta d’arresto nell’organizzazione delle primarie sarde del Pd: sulla sostituzione di Yuri Marcialis, che si ritirato dalla corsa e ha lasciato il partito per passare coi Democratici e progressisti di Bersani, decide Roma. Così è stato comunicato alla componente della Sinistra autonoma e federata che, in alleanza con gli ex civatiani de La Traversata, aveva sostenuto la candidatura di Marcialis lo scorso febbraio.
Il caso sardo è stato calendarizzato nella seduta della commissione nazionale di garanzia che si riunisce il prossimo 14 marzo. La presiede Gianni Dal Moro che è anche il garante del Pd isolano. La decisione di passare la palla direttamente al Nazareno è maturata dopo il mancato accordo nella commissione congressuale sarda che due settimane aveva aperto alla possibilità di sostituire Marcialis indicando una strada: le dimissioni di tutti i candidati in modo da poter riaprire i termini.
Ma Giuseppe Luigi Cucca, uno dei due renziani in corsa per la segreteria regionale (l’altro è Francesco Sanna), ha bocciato la proposta dell’azzeramento delle candidature. “Ho fatto delle regole – ha detto l’altro giorno a Sardinia Post – una bandiera: adesso non sarò certo io a stravolgere”. Sanna, per contro, si è detto disponibile al passo indietro, proprio per evitare l’esclusione dalle primarie delle due componente che sostenevano Marcialis.
Anna Crisponi, portavoce de La Traversata nonché componente della commissione congressuale sarda, dice: “La nostra è una battaglia di principio sul diritto di rappresentanza. Nel Pd non possono far finta che non sia successo nulla: da febbraio a oggi c’è stata una scissione, le primarie nazionali sono state anticipate e il segretario si è dimesso. Un vero e proprio terremoto politico che ha cambiato il quadro Pd anche in Sardegna: è un dovere cogliere questi passaggi”.
Adesso si tratta di capire quando peso abbia a Roma la componente che ha proposto Cucca: la formano ex Ds e renziani, divisi a loro volta nel congresso nazionale tra sostegno al segretario uscente Matteo Renzi e appoggio al Guardasigilli Andrea Orlando. La candidatura di Sanna, invece, l’hanno voluta soriani, lettiani e altri pezzi di ex Ds che, ugualmente, sono schierati in ordine sparso tra Renzi e Orlando (leggi qui). Alla finestra continua a restare l’area popolare-riformista di Cabras-Fadda.
In attesa del verdetto romano, i nomi dei possibili sostituti di Marcialis restano blindati. “Non ha senso – chiude la Crisponi – spendere dei nomi se non sappiamo quale decisione prenderà la commissione nazionale di garanzia. Di certo ci auguriamo che accolga la nostra proposta di riapertura dei termini, soluzione auspicabile in un partito che fa del dialogo e dell’ascolto il suo fondamento”.
Il tempo non depone a favore di nessuno: le urne del Pd si aprono il 30 aprile, in tutta Italia. Ma per le primarie sarde non è ancora definita la griglia degli sfidanti. (al. car.)