Primarias concluse, vince Maninchedda: è il quinto candidato governatore

È Paolo Maninchedda, il vincitore delle Primarias, lanciate on line dal Partito dei Sardi. Con 15.452 è risultato il più votato dai 20.455 iscritti al voto. Maninchedda, dato da subito per favorito, ha distanziato gli altri candidati. Al secondo posto si è piazzato Matteo Murgia con 1.024, seguito da Antonio Sardu con 1.011. Gian Paolo Casula ha raccolto 335 voti, mentre Giovanni Panunzio 343. Ben 400 le schede bianche.

Resi noti anche i risultati del referendum on line sulla nazione sarda. Ai votanti è stato chiesto di esprimersi sul seguente quesito: “La Sardegna è una nazione, cioè una comunità portatrice di diritti e interessi propri, che in quanto tale necessita di maggiori poteri per interpretarli, difenderli, affermarli”. Su 20.610 aventi diritto al voto in 17.725 hanno risposto si, mentre 396 sono stati i no. Ben 2.058 i voti non conclusi e 431 quelli non assegnati, le schede bianche.

Proprio Paolo Maninchedda poche settimane fa lanciando le Primarias aveva parlato dell’importanza del referendum. “Prima la Nazione poi i candidati – aveva spiegato-. Il referendum sulla nazione è il terreno delle alleanze. Il Pd e le forze moderate liberali e laburiste accettino la sfida e parlino della questione sarda come questione politica. Non sono le ambizioni personali che possono frenare un processo storico. Se ci fosse una giovane Eleonora d’Arborea o un giovane capace di interpretare e sostenere la Nazione Sarda io lo o la aiuterei a fare mille passi avanti. Ma prima la libertà, le istituzioni e i diritti”.

Nei giorni scorsi anche l’assessore regionale al Bilancio e vicepresidente della Regione Raffaele Paci aveva dichiarato di aver votato “Ho votato alle Primarias in modo convinto – aveva detto -. Siamo una Nazione e ritengo importante manifestarlo”.

In serata è arrivato anche il commento del vincitore della Primarias. “I Sardi hanno cominciato a dire ‘Noi’ – ha detto Maninchedda -. Oggi è finita la clandestinità della Nazione Sarda. Tutte le inibizioni e le falsificazioni sono state travolte da un voto terribilmente complicato eppure partecipato da decine di migliaia di persone. Sono numeri che dovrebbero far emozionare tutti, non solo noi. Non per comandare abbiamo fatto tutto questo, ma per non essere più comandati, per essere liberi e responsabili e non siamo stati animati da ambizioni, ma da convinzioni”.

Il vincitore della Primarias ha aggiunto: “Adesso il passo successivo è parlare di poteri e non solo di problemi; è emanciparsi dallo scambio ineguale che ci ha trasformato tutti in consumatori assistiti e in bilingui inibiti; è imparare a difendere i nostri interessi pacificamente ma collettivamente, anziché affidarci agli eroi o ai salvatori. Dobbiamo fare un grande passo, dobbiamo insegnare ai partiti italiani che non ci divideranno mai”.

Ma.Sc.

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