Portaerei a Santo Stefano, Zanchetta (Upc): “Pigliaru pensi a sviluppo Maddalena”

“Invito il governatore Pigliaru a valutare con attenzione e visione di prospettiva questo nuovo scenario senza farsi trascinare nella centrifuga ideologica”. Lo dichiara il consigliere regionale maddalenino dell’Upc, Pier Franco Zanchetta, dopo la contrarietà ribadita dalla presidenza della Regione all’imposizione di servitù militare a Santo Stefano e all’adeguamento della banchina del molo.

“La servitù di Santo Stefano è un nodo storico del braccio di ferro tra Stato, Regione e Comune di La Maddalena”, spiega Zanchetta. Un contenzioso che oggi “va risolto senza le contrapposizioni del passato”. Infatti, “è innegabile che le servitù militari in Sardegna vadano ridotte, ma questo non è il caso de La Maddalena e Santo Stefano che rappresentano una formidabile occasione per ristabilire con la Difesa e con la Marina nuovi equilibri istituzionali e ottenere garanzie per forti ricadute economiche e occupazionali, come nel passato”. Quindi, “ben venga la Cavour se porta vantaggi, del resto non è incompatibile con lo sviluppo turistico”. Lo dimostra la storia dell’Arcipelago: “Negli anni ’50, in piena attività della Marina alla Maddalena, quando la base militare con il suo arsenale impiegava migliaia di militari e civili, a Caprera nacque il mitico Club Mediterranee, primo insediamento dell’industria turistica in Sardegna. E fu una convivenza senza traumi”. E allora, conclude Zanchetta, “al presidente Pigliaru spetta il compito di far valere il ruolo della Sardegna e le ragioni dei sardi, ma in questo caso anche dei maddalenini che da troppo tempo aspettano risposte, persino dalla Marina che negli ultimi 15 anni ha ridotto in maniera drastica la sua funzione tagliando posti di lavoro e ricadute economiche sul tessuto sociale isolano”. (ANSA).

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