Viale Trento scivola sul nuovo molo per l’attracco delle portaerei nella base militare di Santo Stefano: il 14 agosto, sostiene, infatti, di non essere al corrente dell’iniziativa del Genio della Marina, ma, tempo tre giorni, ammette che l’8 agosto Roma aveva informato l’assessorato alla Difesa dell’Ambiente del progetto. Insomma, la gaffe c’è ed è macroscopica. Ciononostante, non si è verificato alcun ritardo che possa inficiare il ricorso all’ampliamento del pontile: c’è tempo fino al 22 settembre. Ricorso che, assicurano dalla Regione, verrà tempestivamente presentato.
La comunicazione tecnica e “politica”. Visto il repentino cambiamento di versione, l’ipotesi più probabile è che la comunicazione inviata dal ministero dell’Ambiente alla Regione l’8 agosto non sia stata trasmessa alla parte politica, vale a dire al presidente Francesco Pigliaru. Tant’è vero che ‘ambienti vicini’ alla presidenza della giunta avevano reagito alla notizia dichiarando il proprio “stupore e disappunto”. Il punto, però, è un altro: salvo nuove ricostruzioni dell’ultim’ora (il governo non ha ancora fornito la propria versione ufficiale sui fatti), appare evidente che prima della comunicazione dell’8 agosto non c’è stato nessun confronto tra Cagliari e Roma. A parlare di assenza di interlocuzione politica è proprio il comunicato diramato dalla Regione, che precisa: “Qualsiasi opera infrastrutturale militare deve essere portata all’approvazione del comitato misto paritetico (Comipa). Il comitato ha come compito istituzionale quello di valutare e armonizzare le esigenze militari con quelle civili”.
Il nodo delle servitù militari. Per il resto, sottolinea la nota, “la posizione della Presidenza della Regione Sardegna sul tema delle servitù militari è nota da tempo: si lavora per la loro riduzione, qualsiasi incremento troverà dunque la ferma opposizione del governo regionale. Proprio in merito all’imposizione della servitù a Santo Stefano, per la quale il presidente Pigliaru ha negato l’autorizzazione al rinnovo, al Governo si chiede da tempo di affrontare i nodi cruciali del rilancio in chiave turistica di La Maddalena e non certo di programmare ampliamenti della presenza militare”.
Il progetto. Il Genio della Marina militare prevede un allungamento del pontile attualmente presente a Santo Stefano e gli scavi necessari ad aumentare la profondità del fondale per consentire l’attracco delle portaerei classe “Cavour”. Ma, sebbene l’intervento ricada all’interno di un’area marina protetta, più che l’impatto ambientale, in questo caso colpisce un rinnovato e sempre più forte interesse della Difesa per Santo Stefano e La Maddalena. Indice del fatto che spirano forti i venti di guerra.
Sotto la mappa e l’area dell’intervento.