La pubblicazione della Carta della aree idonee per lo stoccaggio delle scorie nucleari (Cnai) cambia l’agenda del Consiglio regionale. Domani 7 gennaio, come primo punto all’ordine del giorno dell’Aula, è stato fissato proprio
il ‘No’ della politica sarda al deposito unico e, ha chiarito il presidente dell’Assemblea, Michele Pais, “a trasformare l’Isola in un deposito radioattivo”.
La decisione è stata presa da Pais in condivisione con il governatore Christian Solinas e sentiti i capigruppo dom aggioranza e opposizioone. “Dobbiamo agire subito – ha detto il massimo rappresentante dell’Assemblea – per opporci con fermezza a una decisione inaccettabile, prepotente, calata dall’alto, dannosa e non rispettosa della volontà dei sardi”.
Una volta approvato l’ordine del giorno che sarà unitario, si proseguirà col Piano casa, su cui il centrodestra sta giocando una partita non proprio limpida. Prima di Natale, il presidente Solinas si era intestato l’imprimatur per la tutela dei 300 metri dal mare. Invece il capo della Giunta e gli alleati si sono rimangiati tutto: nuove cubature saranno previste anche in questa fascia. Del Piano caso è stato approvato sinora un articolo sulle zone E, agricole: anche in questo caso c’è uno stravolgimento perché le campagne sono state liberalizzate con la cancellazione del lotto minimo di tre ettari.