Per l’Isola un tesoretto da 400 milioni. C’è l’ok dalla Cassa depositi e prestiti

La Sardegna può spendere i 400 milioni di euro assegnati dalla Cassa depositi e prestiti. Le risorse erano già inserite nel bilancio regionale, ma mancava il via libera dagli uffici di via Goito a Roma perché la Regione potesse dare corso non solo agli investimenti ma anche ai pagamenti dei lavori già realizzati. Tecnicamente si tratta di “un contratto di finanziamento” che riguarda “settori strategici per lo sviluppo dell’economia nell’Isola”, si legge in una nota diffusa dalla Cdp (nella foto).

Dalla Capitale hanno hanno anche diffuso la schema di ripartizione delle risorse. I 400 milioni sono così divisi: 297 risultano destinati alle strade; 69 dovranno essere spesi per le opere dedicate al ciclo integrato dell’acqua; 18 milioni riguardano gli investimenti sull’assetto idrogeologico; 5 milioni sono il pacchetto finanziario a copertura della tutela ambientale; 4,5 per le infrastrutture portuali; 4 per realizzare interventi sulle energie rinnovabili; ancora 4 milioni verranno spesi per l’edilizia pubblica; 3 milioni di euro sono la quota sanità.

“Questa operazione conferma l’impegno di Cassa depositi e prestiti a supporto del territorio italiano”, dice l’amminstratore delegato Fabrizio Palermo. “A questo scopo – prosegue il manager nella nota diffusa da Roma – il Piano industriale 2019–2021 ha previsto la mobilitazione di 25 miliardi di euro totale, favorendo un ruolo proattivo nella promozione, realizzazione e finanziamento delle infrastrutture e rilanciando una nuova partnership con la Pubblica amministrazione”. È in questo solco che si inserisce l’accordo tra la Cdp e la Regione. “Un cambio di passo – sottolinea Palermo – che abbiamo voluto imprimere alla nostra attività, per una Cassa depositi e prestiti in prima linea a sostegno della crescita del Paese”.

Dagli uffici di Roma arriva anche il prospetto 2017-2019 sui finanziamenti assegnati nel triennio alla Sardegna: le risorse ammontano “a 25 milioni di euro concessi a circa trenta enti locali per la realizzazione di investimenti infrastrutturali e iniziative sociali sul territorio”, concludono dall’Ufficio stampa.

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