Pd, due under 40 possibili vice di Soru. Alle porte un weekend di nomine

Giuseppe Frau e Claudia Medda – 38 anni lui, 37 lei – potrebbero essere i due prossimi vicesegretari del Pd sardo, guidato da Renato Soru.

Classe ’76 lui: Giuseppe Frau, faddiano di ferro, ma anche renziano della prima ora. Classe ’77 lei: Claudia Medda, una che col premier ha il filo diretto. Sono loro i due under 40 del Pd sardo che potrebbe affiancare Renato Soru nella nuova segreteria regionale, facendo da vice. Adesso il neoleader del partito è a Strasburgo, per il suo lavoro da europarlamentare. Ma da lunedì, quando il risultato delle primarie è diventato ufficiale, Soru ha dieci giorni di tempo per convocare la nuova assemblea da 160, cui spettano diverse incombenze, compresa la nomina della Direzione regionale da 55.

Scegliere vice e segreteria tocca formalmente a Soru. Ma il nuovo capo del Pd isolano non può non tener conto degli equilibri interni, visto che la sua corsa verso la vittoria è stata sostenuta non solo dai soriani, ma anche dalle correnti di Antonello Cabras, Paolo Fadda e Francesco Sanna.

Il primo elemento che fa pensare a Frau vice è questo: nelle primarie di domenica, i voti dei faddiani sono stati determinanti nel contenere l’avanzata di Angioni nella provincia di Cagliari. L’area dell’ex sottosegretario alla Sanità ha portato consensi soprattutto a Capoterra, Dolianova, Sestu, Sinnai, Sarroch e Villa San Pietro. Frau, che di Fadda è uno degli allievi prediletti, è stato poi uno dei tre prescelti da Soru per intervenire nella chiusura della campagna elettorale, venerdì scorso alla Fiera. Frau ha anche un suo elettorato: grazie a 1.500 voti è stato appena eletto nel Consiglio direttivo dell’Ordine dei medici. Insomma, tutto porta alla sua nomina.

Quanto alla Medda, basta vedere il suo profilo Facebook, che è una bacheca politica: di Renzi è una fedelissima, anche da leopoldiana. Laurea in Giurisprudenza e quella spinta che arriva direttamente dal premier. Soru, del resto, è l’uomo forte di Renzi in Sardegna. E questo non può che essere un punto a favore della Medda.

In ambienti Pd circola anche il nome di Marco Espa, rimasto per un soffio fuori dalla massima assemblea sarda alle Regionali dello scorso 16 febbraio. Espa ha solo un problema: è di stretta osservanza soriana, e politicamente è difficile immaginare un leader e un vice della stessa parte.

La segreteria non ha un numero fisso di componenti. Ma Soru ha già anticipato che vuole un ufficio snello, quindi potrebbe essere il più ridotto possibile, con una rosa minima da otto. La potrebbe coordinare Tore Sanna, ex diessino, storico funzionario del partito, che in queste primarie ha curato la campagna elettorale dell’eurodeputato. Tra i papabili per fare ingresso nella segreteria circola pure il nome di Eliseo Secci, ex Margherita: potrebbe diventare il nuovo responsabile dell’Organizzazione. In questo caso prenderebbe il posto di Sebastiano Mazzone che è stato il capo di Gabinetto al Bilancio, quando Secci è diventato assessore regionale, nel 2005, dopo le dimissioni di Francesco Pigliaru.

Rispetto a quel gruppo da otto, va ricordato che Soru, domenica, pochi minuti dopo l’elezione, ha detto di voler collaborare con gli altri due sfidanti, Ignazio Angioni e Thomas Castangia. Ragion per cui alla componente del senatore potrebbero andare due caselle della segreteria più una alla corrente di Castangia. Lo schema più probabile è dunque cinque posti alla maggioranza e tre alla minoranza (a patto che accettino).

Nulla si sa invece sui 55 della Direzione regionale, di cui 28 dovrebbero fare capo a Soru, 20 ad Angioni e 7 a Castangia. Cioè un terzo dei delegati che ciascuno dei tre sfidanti alle primarie ha piazzato in Assemblea. Per essere nominati in Direzione non ci sono vincoli, ovvero non è necessario far parte del parlamentino Pd. Anzi: è prassi che nel caso in cui si entri in Direzione e si è stati eletti anche in Assemblea, ci si dimetta da quest’ultimo incarico.

Il Pd targato Soru deve anche trovare il nuovo tesoriere, cioè il rappresentante legale del Pd sardo: l’uscente è Dino Pusceddu. Ma non si fanno nomi sui possibili sostituiti. Da scegliere pure il presidente dell’Assemblea che dal 2012 era guidata da Daniela Porru (ex lettiana diventata renziana), nominata dopo le dimissioni di Valentina Sanna. Da decidere anche la nuova commissione di garanzia.

È probabile che Soru convochi l’assemblea in questo weekend. Ma le consultazioni interne al Pd sono ancora tutte da fare. Si può quindi prevedere un fine settimana ricco di incontri. Tanto che i civatiani di Castangia, forse anche in vista della possibile offerta di collaborazione, si sono autoconvocati per venerdì. L’appuntamento è a Cagliari in via Canepa. Si parlerà su tutto di “In Sardegna è possibile“, l’associazione politica nata dal politicamp di Civati. Cioè la cosiddetta Leopolda di Pippo. Per l’occasione sbarca nell’Isola Paolo Cosseddu, il coordinatore nazionale.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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