Per i popolari-riformisti del Pd – ovvero la corrente Cabras-Fadda – va confermata la scadenza congressuale in Sardegna del 26 febbraio 2017. È questa la posizione del gruppo dem che ieri si è riunito a Santa Cristina (Oristano) prima delle vacanze natalizie decidendo una propria linea interna.
Intanto la data del 26 febbraio non è una posizione ufficiale del partito, ma un desiderata dei popolari-riformisti che proprio nell’assemblea del 19 settembre scorso l’avevano proposta. Il gruppo, a distanza di tre mesi da quella decisione, chiedono che non si torni indietro e aprono alle altre componenti del partito per trovare una forte intesa su un candidato comune e condiviso.
Sul tema deciderà la direzione nazionale, la cui convocazione spetta al garante Gianni Dal Moro che sembra intenzionato a riunire i vertici del partito tra il 10 e il 15 gennaio. In quell’occasione potrebbe essere nominata il coordinamento promesso dallo stesso Dal Moro per affiancarlo nel suo lavoro. Ma a quel punto, visti i tempi, potrebbe essere nominata direttamente la commissione congressuale. Tuttavia, proprio perché sarà già metà gennaio, le primarie potrebbero slittare alla seconda settimana di marzo.
“Siamo un partito attrezzato e unito e lavoreremo per fare un buon congresso che sia unitario e non di conta brutale tra aree – ha spiegato all’Ansa dopo la riunione di Santa Cristina il portavoce Giacomo Spissu -. Vogliamo portare nella discussione – ha aggiunto – i temi di governo della Sardegna e più che essere interessati a esprimere persone vorremmo portare la discussione su temi comuni”.