Ottana Polimeri, si aprono spiragli dopo l’incontro con Pigliaru e Piras

Una risposta di apertura da parte del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e dell’assessore all’Industria Maria Grazia Piras, sui problemi dei lavoratori di Ottana Polimeri, che questa mattina hanno manifestato con un presidio di fronte al Palazzo di viale Trento. È quanto emerso, secondo quanto riferito dai sindacalisti di Cgil Cisl e Uil del Nuorese, presenti all’incontro a Cagliari. Abbattimento del costo dell’energia, maggiore infrastrutturazione, materia prima a costi competitivi e risoluzione del problema trasporti: questo chiedevano gli 88 lavoratori di Ottana Polimeri – di proprietà di Indorma al 50% e di Paolo Clivati per l’altra metà – che da giorni sono in presidio davanti alla fabbrica. “La presenza di Pigliaru oggi è stata importantissima per noi – ha detto Katy Contini della Cisl chimici -. Il presidente si è impegnato a fare due passaggi. Quello con l’Eni che a Sarroch produce la materia prima (il Pet) per la produzione delle bottiglie di plastica di Ottana Polimeri e un altro passaggio con la proprietà aziendale che ci dovrà dire quali sono le sue intenzioni”.

Quanto all’energia, Contini ha spiegato: “A Ottana si produce in regime di essenzialità che però scadrà ad aprile, noi chiederemo la proroga al Governo o un’alternativa percorribile – ha proseguito la segretaria del chimici -. Il presidente ci ha illustrato il suo piano energetico regionale e ci ha garantito un impegno anche su questo fronte”. “Questo passaggio benché interlocutorio ci ha lasciati soddisfatti – ha affermato Felicina Corda, segretaria territoriale della Uil – ora dobbiamo vedere come si concretizzerà. Se vanno a spasso gli 88 lavoratori di Ottana Polimeri vanno a spasso anche i lavoratori di Ottana Energia. E questo – conclude – significa altri 500 disoccupati sul territorio compreso l’indotto”.

“Questa interlocuzione serve per mettere in fila le azioni da fare nelle prossime settimane. Come per le altre vertenze, la Regione è presente per fare la parte che le spetta, nel rispetto dei ruoli”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione al termine dell’incontro su Polimeri. “Il nostro punto di partenza – ha detto Pigliaru – è condividere la prospettiva, senza sottovalutare nessuno dei problemi ma dando a ogni elemento il giusto peso. Uno degli aspetti fondamentali nella crisi di Ottana è il costo dell’energia, e su questo stiamo già concentrando le forze nella trattativa con lo Stato, oltre che per garantire sicurezza e stabilità al sistema elettrico sardo attraverso l’essenzialità. Dobbiamo seguire questa linea e focalizzare i punti chiave, perché sappiamo bene che più siamo chiari e convinti nelle richieste che andiamo a portare al tavolo nazionale, tanto più saremo forti nel sostenere le nostre posizioni. Ma in questo ragionamento di condivisione, dobbiamo anche chiederci insieme quale può essere il salto di qualità che aggiunga valore al prodotto perché sia competitivo sul mercato. Non ci stanchiamo di dire che il mondo è cambiato e che procedere secondo schemi del passato, facendo finta di nulla e ignorando il contesto, significa andare contro la storia. I paesi più competitivi sono quelli che hanno coraggiosamente puntato su nuove produzioni”. L’assessore Piras ha ricordato l’impegno della Regione che fin dallo scorso maggio ha aperto le interlocuzioni con il Governo e con il Mise per l’abbattimento dei costi energetici.

La scelta del metano è chiara e la stiamo perseguendo nelle sedi istituzionali nazionali – ha sottolineato – anche perché quello dell’energia è un tavolo che riguarda tutte le zone industriali della Sardegna, da Porto Torres al Sulcis”. Valutazioni positive, da parte dell’assessore, rispetto alla proposta della proprietà che, a causa della crisi del mercato del Pet, sta considerando l’ipotesi di investire e riconvertire la fabbrica alla produzione di bioplastiche. “Non solo la svolta dell’industria oggi può essere nei materiali bio a elevata sostenibilità ambientale, ma ciò è anche in sintonia con quanto accade nel Nord Sardegna, a Porto Torres con Matrica. Le innovazioni di Ottana Polimeri potrebbero andare nel senso della creazione di un’importante filiera a livello regionale, dalla materia prima al manufatto. Ciò che è mancato nelle trascorse esperienze industriali dell’Isola”.

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