Ospedale Tempio declassato, congelate le dimissioni degli 11 sindaci galluresi

L’incontro in prefettura tra gli undici sindaci della Gallura e il prefetto di Sassari Giuseppe Mariani ha “congelato” per una settimana, le annunciate dimissioni in massa dei primi cittadini di Tempio, Aggius, Calangianus, Luras, Bortigiadas, Badesi, Viddalba, Trinità D’Agultu, Santa Teresa di Gallura, Aglientu, e Luogosanto. I sindaci, a nome delle popolazioni da loro amministrate, si dimetteranno se non saranno resi operativi operativi i reparti di degenza e i servizi ambulatoriali dell’ospedale civile di Tempio “Paolo Dettori”. Il prefetto, preso atto delle rivendicazioni dell’utenza di metà della Gallura portate avanti dai sindaci di Tempio Andrea Biancareddu e di Bortigiadas Emiliano Deiana, i quali hanno parlato per conto delle amministrazioni facenti capo all’Unione dei Comuni e al Distretto sanitario dell’Alta Gallura, ha programmato un incontro, che si terrà nella prefettura di Sassari i primi giorni della prossima settimana, tra l’assessore regionale alla sanità Luigi Arru, già contattato dal rappresentante del governo e messo al corrente della grave situazione in cui versa buona parte della Gallura, e i sindaci dimissionari. “Abbiamo il dovere e l’obbligo di scongiurare – ha detto il prefetto di Sassari – che le dimissioni in massa di undici sindaci, fatto di eccezionale gravità mai verificatosi in Italia, possano far venire meno le garanzie di democrazia per le popolazioni residenti nei territori amministrati dai sindaci. Sarà un nostro impegno scongiurare, con l’apertura a brevissimo termine di un tavolo di confronto tra le parti, che tali gravissime decisioni vengano revocate”.

I sindaci, dopo l’incontro e l’impegni assunto dal rappresentante del governo, hanno deciso di rinviare di una settimana il loro proposito dimissionario, specificando però, hanno detto Andrea Biancareddu e Emiliano Deiana al prefetto : “che la decisione, già intrapresa, e per noi atto irrevocabile per evitare che possa essere interpretato come un elemento di debolezza o sudditanza nei confronti della Regione Sarda. Le dimissioni saranno operative se l’assessore Luigi Arru non firmerà le delibere inerenti il piano di riforma della sanità che prevede il mantenimento, per il nosocomio tempiese, del punto nascita, il mantenimento del reparto otorino, che dovrebbe chiudere a favore del Mater Olbia, l’attivazione dei due posti di semi terapia intensiva previsti nel piano di riforma e il completamento dell’organico del personale medico e paramedico necessario per il regolare funzionamento di tutti i reparti e servizi sanitari esistenti. In mancanza di questo impegno, che è di competenza specifica dell’assessore regionale alla sanità, consegneremo le fasce di primo cittadino in prefettura, non potendo garantire un diritto inalienabile, quello alla salute, alla popolazione da noi amministrata. Un impegno non soltanto formale, ma operativo, assunto con delibera di competenza assessoriale, e che preveda l’assunzione del personale necessario al funzionamento dell’ospedale e dei servizi da esso assicurati. Le parole, a questo punto, non servono. Bisogna agire con concretezza, senza tentennamenti”. L’incontro tra i sindaci dimissionarie l’assessore regionale alla sanità dovrebbe avere luogo, tra martedì e mercoledì, nel salone di rappresentanza della prefettura di Sassari, sotto la coordinazione del prefetto Giuseppe Mariani.

G.P.C.

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