Ordinanza Covid, i deputati del Pd: “Regole pasticciate, solo propaganda”

“Un’ordinanza pasticciata, che mette la Sardegna al di fuori del sistema costruito in collaborazione da Governo e amministrazioni locali per affrontare la recrudescenza del virus”, è la sintesi della posizione dei tre deputati sardi del Partito democratico, Andrea Frailis, Gavino Manca e Romina Mura sulle nuove regole di ingresso in Sardegna dettate dall’ordinanza del presidente della Regione.

“Il governatore Solinas continua a ingenerare confusione – scrivono i tre rappresentanti nazionali – a disposizione la possibilità di un accordo di reciprocità con la Regione Lazio e le altre Regioni ma non lo ha voluto sottoscrivere, invocando per l’ennesima volta un passaporto sanitario da esibire all’ingresso nell’Isola che, non solo non si può fare perché palesemente incostituzionale, ma che gli scienziati sono concordi nel ritenere totalmente inutile, perché portatore di un risultato cosi parziale da poter essere smentito nel giro di poche ore”.

“La sanità sarda avrebbe bisogno di ben altro che abborracciate e propagandistiche soluzioni autarchiche – continuano – come dimostra il flop del sistema regionale. È bastato un lievissimo incremento nei contagi per mettere in crisi la rete delle terapie intensive a Cagliari e a Sassari, mentre gli insegnanti e il personale scolastico ancora attendono di poter fare tamponi e test (la Sardegna è l’ultima in Italia) e altrettanto accade con il personale sanitario”.

“Il ministro Boccia ha confermato che il Governo è al fianco della Sardegna per affrontare efficacemente l’emergenza; a patto che la Regione la smetta di utilizzare questo dramma per fare propaganda politica, e si decida una volta per tutte a imboccare la strada della soluzione dei problemi. Finora non lo ha fatto”, concludono.

Sulla vicenda è intervenuto anche il segretario regionale del Pd Emanuele Cani, dopo che ieri anche i consiglieri regionali si erano espressi. “Ormai a poche ore dall’applicazione dell’ultima ordinanza del Presidente della Regione ed è panico totale. Non é dato sapere quando verrà emessa l’annunciata circolare esplicativa, che vista la situazione poco chiarirà – scrive Cani -. Il momento è ancora molto difficile, le istituzioni, in primis la Regione, devono dare regole certe e applicabili e non inventarsi modalità che generano sono caos. Il Presidente Solinas concordi con il Governo nazionale un provvedimento che rispetti la legge e che possa essere applicato”.

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