Nuovi commissari negli enti regionali: accordo sul metodo, ma nomi blindati

Verranno ‘pescati’ tra i dirigenti della Regione i nuovi commissari negli enti e nelle agenzie sarde. Così ha deciso il centrodestra due settimane fa. Ma all’accordo sul metodo non sono ancora seguite le nomine effettive, tanto che le delibere della Giunta, calendarizzate nella seduta del 22 ottobre, non risultano cliccabili sul sito istituzionale.

Sono quattro i commissari che la maggioranza deve scegliere – ma non si conoscono i tempi – per avanzare con lo spoils system, ovvero il siluramento dei manager indicati dal centrosinistra nella precedente legislatura. Il ‘piatto’ più ghiotto fa il paio con Forestas, l’agenzia che gestisce il patrimonio boschivo dell’Isola, compresa la lotta agli incendi, e conta 4.500 dipendenti a tempo indeterminato più un altro migliaio abbondante con contratto a tempo. Il commissario di Forestas lo dovrebbe decidere il Psd’Az, stando agli accordi di coalizione.

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Diventerà invece una quota Riformatori la gestione di Enas, l’Ente acque della Sardegna che ha sede in via Mameli a Cagliari. In Area, l’agenzia per l’edilizia agevolata, il cappello lo vuole mettere Forza Italia, mentre all’Isre, l’Istituto etnografico regionale, l’indicazione del manager potrebbe spettare ai Fratelli d’Italia o a Sardegna 20venti.

Se questo schema verrà confermato, significherà che il centrodestra ha optato per una gestione degli enti e delle agenzie non monocolore. Infatti: l’assessore di riferimento di Forestas è Gianni Lampis, titolare dell’Ambiente in quota Fratelli d’Italia, il quale dovrà fare i conti col commissario targato Psd’Az. Idem in Area, la cui supervisione è attualmente in mano ai Riformatori attraverso Roberto Frongia, alla guida dei Lavori pubblici. Stesso discorso per l’Isre che è un tassello della Cultura, guidata in Sardegna da Andrea Biancareddu, assessore Udc. Unica eccezione l’Enas, che andrà appunto ai liberal democratici malgrado la competenza politica sia sempre in mano a Frongia. (al. car.)

 

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