La sindaca di Monastir, Luisa Murru, conferma con un post su Facebook “la ferma opposizione di protesta e opposizione del Comune” al trasferimento dei migranti nell’ex scuola della polizia penitenziaria (di venerdì l’ultimo sbarco)”. E ciò “nell’interesse del paese e rifiutando strumentalizzazioni politiche e derive razziste che non ci appartengono”. La Murru interviene per “smentire e correggere il prefetto”, scrive, “perché dalle sue parole sembra che la decisione di far arrivare nel nostro territorio i migranti fosse frutto di un accordo tra l’Amministrazione e la stessa prefettura (guidata da Giuliana Perrotta). Invece solo in un’occasione, precisamente a gennaio 2016, sono stata invitata a un tavolo regionale”.
A Monastir si rincorre dall’inizio dell’anno la notizia che l’ex scuola di polizia possa diventare un centro migranti. “Per questo dopo riflessione attenta con la mia maggioranza, avendo compreso che i progetti del prefetto non erano chiari e comunque non consoni al benessere della nostra comunità, ho chiuso il dialogo con una ferma opposizione, culminata nella delibera di Giunta del marzo 2016, inviata anche a Regione ed Anci”. E ancora: “Il 7 ottobre ho scritto un’ulteriore lettera al prefetto contestando la scelta e sollecitando che il parere del territorio e dei cittadini venisse preso in considerazione”.
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