Renato Soru chiede “un impegno concreto” da parte del Parlamento europeo e “un contributo importante alla soluzione della crisi del secondo vettore italiano“. Così si legge nella lettera che l’europarlamentare di Sanluri ha presentato ottenendo la firma di 71 esponenti italiani (su 73) della massima Assemblea Ue. “Un’adesione massiccia”, sottolinea Soru in una nota. Il documento è scaturito dopo l’incontro che l’ex governatore ha promosso a Buruxelles il 2 dicembre scorso, invitando una rappresentanza delle “magliette rosse”.
Per Soru Meridiana va salvata, “riconoscendo intanto il principio della continuità territoriale come presupposto essenziale alla tutela del diritto di mobilità”. Quindi il secondo presupposto: ovvero “l’apertura all’ipotesi di collaborazione con lo Stato italiano affinché venga colmato lo svantaggio economico subìto dalla compagnia a causa delle attività poste in essere dalle low-cost, non corrispondenti a quanto indicato nelle nuove linee guida della Commissione Europea”. Questione di regole di mercato non rispettate, secondo l’europarlamentare sardo. Il documento è ora nelle mani della commissaria europea ai Trasporti, Violeta Bulc.