Meridiana, le reazioni politiche dopo il vertice di Olbia

Giommaria Uggias, europarlamentare Italia dei Valori: “Si apre un dialogo dove la Regione sarà protagonista”. “Ora il testimone passa alla Regione perché diventi protagonista della trattativa – ha spiegato Uggias – con l’importante contributo dei sindacati”.“Credo che Meridiana abbia perso un’occasione non presentandosi a questo incontro – ha ribadito Uggias – anche perché è stato dimostrato come nessuno avesse intenzione di strumentalizzare questa iniziativa”. “Meridiana deve capire che se oggi è una realtà industriale importante nel settore del trasporto aereo – ha ribadito l’europarlamentare dell’Idv – non lo è solo per il lavoro dei manager, ma anche per il fondamentale intervento di Regione, Comune di Olbia, Governo nazionale e Unione Europea, che hanno creato le condizioni per il decollo dell’aeroporto di Olbia attraverso tutte le concessioni pubbliche rilasciate”.

Gianni Giovannelli, sindaco di Olbia: “Meridiana rappresenta una parte sostanziale del nostro territorio, Olbia ha creato infrastrutture fondamentali per l’azienda e segue progetti di sviluppo in parternariato. Spiace l’assenza di Meridiana e vorrei che non ci fosse un’interruzione dei rapporti tra il vettore e i sindacati”.

I sindacati compatti: “L’azienda si deve presentare al tavolo del confronto. Salviamo i posti di lavoro”

Franco Monaco, Cgil Trasporti: “Credo si tratti della prima volta che in un incontro ufficiale, dopo l’apertura del Tavolo di crisi, Meridiana non si presenti. Un atteggiamento inedito e grave, dopo aver annunciato tagli per 1200 persone. Su queste basi il dialogo non ci può essere”.

Valerio Zoccheddu, segretario regionale della Fit Cisl: “Un trasporto aereo senza regole, un sistema aeroportuale e della continuità territoriale confuso hanno avuto effetti negativi anche sulla questione Meridiana: qui cambiano gli amministratori delegati e cambiano i piani industriali, senza contare la posizione anomala delle compagnie aeree low cost che in Sardegna e in Italia hanno una forte penetrazione, anomala e agevolata dai finanziamenti pubblici elargiti dai diversi aeroporti”.

Elisabetta Manca, Uil Trasporti: “Olbia è Meridiana e Meridiana è Olbia, non possiamo pensare che i licenziamenti non abbiano effetti pesanti sul nostro territorio. Serve un’assunzione di responsabilità da parte di tutti e una soluzione che impedisca di portare aventi 1200 licenziamenti”

Sandro Spano, Apm (Associazione piloti Meridiana): “Qui i manager tacciono sulle loro retribuzioni, mentre parlano dei nostri stipendi e dei licenziamenti. Meridiana in Sardegna vola meno di 30 anni fa, confermiamo lo sciopero del 16 maggio contro l’azienda e contro l’amministratore delegato che ha fatto volatilizzare 800 milioni di euro”.

Paolo Maras, Usb (Unione sindacale di base): “Quest’anno nel trasporto aereo nazionale rischiamo di arrivare a 14 mila persone in regime di ammortizzatori sociali, per Meridiana abbiamo bisogno di tempo per elaborare strategie a livello industriale. La mobilità, lunga o corta che sia, resta sempre un licenziamento”.

Marco Bardini, associazione Ali-Cassintegrati Meridiana: “Metà dei cassintegrati Meridiana sono stati determinati dalla mancata partecipazione alla gara sulla continuità territoriale su Cagliari, non sono esistiti i controlli sull’azienda. L’Italia è il settimo mercato aereo al mondo, ma i vettori sono tra gli ultimi in termini di passeggeri.”.

 

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