Medici in affitto per l’estate, tariffa a ora (altissima). Ecco la sanità del centrodestra

Alessandra Carta

Medici in affitto dal 1° luglio al 30 settembre. Medici ‘comprati’ a tempo, come per primo, a metà maggio, aveva denunciato il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus. Adesso c’è la determina, pubblicata da Ares, l’Ats del centrodestra, con nome nuovo. Tecnicamente è un a manifestazione di interesse che vale un passo a due tra l’assessorato alla Sanità, guidato da Mario Nieddu, e l’Azienda regionale della salute, con a capo la manager veneta Annamaria Tomasella, di fatto il braccio operativo della Regione sul fronte dell’assistenza medica e ospedaliera.”Il servizio – si legge nel documento – consiste nella gestione delle attività di gestione del Pronto soccorso, ovvero Punti di primo intervento con guardia medica attiva per turni di 12 o 24 ore, a seconda della richiesta. Il servizio deve essere gestito in maniera autonoma salve le indispensabili correlazioni con la struttura ospedaliera gestita dalla Asl”.

Nella determina, come fosse un acquisto di siringhe, invece sono medici, si parla di “fornitura del servizio medico di guardia attiva, per i dipartimenti di Emergenza/Urgenza” nei Pronto soccorso della Sardegna. C’è una tabella: accanto a ciascun presidio è indicata la spesa con il costo delle ore e il prezzo a base d’asta. Costo minimo: 80 euro l’ora (più Iva).

Saranno le Asl a gestire in autonomia “il singolo lotto“. La tariffa oraria dei medici “è da considerarsi omnicomprensiva di ogni e qualsiasi onere diretto o indiretto, tassa, tributo e tutto quanto dovesse essere a carico dell’aggiudicatario”. Per come è costruita la determina, non c’è un reclutamento singolo, ma i medici vengono ‘forniti’ in blocco con la garanzia di “impiegare operatori in possesso dei titoli professionali adeguati”. Ovvero, laurea in Medicina, abilitazione e un’età non superiore ai 65 anni.

La manifestazione di interesse è stata pubblicata da Ares il 1° giugno. Agus dice ancora: “La scelta che propone l’Azienda regionale della salute è onerosa e inutile: si tratta di guardie mediche che costano cinque volte di più e non risolvono i problemi”. Il capogruppo dei Progressisti aggiunge ancora: “Fa specie leggere che il modello a cui si sta ispirando la Sardegna è quello dell’ospedale di Ghilarza. Ci sarebbe da cacciarli a pedate da Villa Devoto, solo per aver pensato questa idiozia in un momento in cui persino il Brotzu non riesce a portare avanti gli interventi chirurgici per carenza di sangue e di medici. Sui medici in affitto, do loro ilò consiglio di fare un passo indietro – è l’appello di Agus al presidente Christian Solinas e al centrodestra -: i problemi, oltre che politici, sono contabili e dubito che potranno cavarsela con un’interrogazione”.

Alessandra Carta

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