Lo stanziamento di 150 milioni di euro destinati all’ospedale gallurese, Mater Olbia, non è accolto da tutti i medici con grande gioia. Dopo il via libera del Consiglio regionale alla variazione di bilancio decisa dalla Giunta, i rappresentanti di ‘Medicina democratica Sardegna’ non nascondono la preoccupazione per lo svuotamento delle risorse della sanità pubblica. “In una situazione di preoccupante emergenza e precarietà di servizi prioritari e della operatività della sanità pubblica in Sardegna – spiega il presidente, Francesco Carta – come si può decidere un grosso finanziamento per la sanità privata e non trovare fondi per la quella pubblica”.
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Carta parla di una “situazione drammatica, dove per le politiche sanitarie improntate alla riduzione della spesa sanitaria e ospedaliera si è arrivati al punto da rendere impossibile garantire i livelli essenziali di assistenza in tutto il territorio regionale, con la chiusura di servizi fondamentali anche nella emergenza e urgenza”. L’allarme lanciato da Medicina democratica nasce dalla constatazione del moltiplicarsi di situazioni di grave criticità in numerosi presidi ospedalieri pubblici: ultima la chiusura della Unità di terapia intensiva coronarica a Oristano, per personale insufficiente, che costringerà i pazienti con infarto acuto ad essere trasferiti a Cagliari o a Nuoro.
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Pur senza puntare il dito contro il Mater Olbia, si concentra sui problemi della sanità del Sulcis il consigliere regionale del Psd’Az, Fabio Usai: “Dispiace constatare che, da alcuni giorni, diversi reparti dell’ospedale Cto di Iglesias sono al caldo a causa dei continui disservizi nell’impianto di climatizzazione. Una situazione inaccettabile vista anche la elevata temperatura estiva e che, peraltro, nelle settimane scorse si era già verificata anche all’ospedale Sirai di Carbonia“. Su questo punto il Consigliere Usai ha preannunciato un intervento in ambito regionale per affrontare il problema delle manutenzioni interne alle strutture ospedaliere: “Nei prossimi giorni solleverò la questione in ambito regionale, interessando l’assessore regionale, Mario Nieddu, affinché intervenga in maniera concreta per la risoluzione dei fastidiosi e potenzialmente pericolosi, disservizi”.