Maltempo, il sindaco di Olbia: “Pronto a farmi commissariare”

Gianni Giovannelli lancia la sua sfida “per velocizzare le opere”. In una conferenza stampa ha spiegato “criticità e anomalie”.

La fase critica é superata e la conta dei danni non sarà drammatica come il 18 novembre. Ma le polemiche esondano ben oltre l’alveo dei canali, con Olbia sul banco degli imputati per anni di abusivismo, opere urbanistiche scellerate e un’alluvione a distanza di due anni che sembra aver fatto fermare il cronometro della critica. “Ci servono risposte veloci, meno burocrazia, sono pronto a farmi commissariare se servisse ad accelerare le opere di mitigazione del rischio idrogeologico – spiega il sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli – che devono avere delle corsie preferenziali. Imputo al Governo il mancato rispetto degli impegni con imprese e cittadini per i rimborsi. La Regione ci ha affiancato nel Piano Mancini per i finanziamenti 2015-2016. Chiedo una cabina di regia per creare un sistema simile a quello delle conferenze di servizi, con decisioni veloci da tutti gli enti competenti con sburocratizzazione e unificazione del momento decisionale”

Vasche di laminazione e demolizione delle opere incongrue.

Il Piano Mancini prevede la creazione di vasche di laminazione per il contenimento delle piene in condizioni di piogge eccezionali ma il Comune, soprattutto, ha previsto la demolizione di una lunga serie di opere che costituiscono pericolo per la pubblica incolumità. Un lavoro lungo per il quale Olbia ha visto stanziati 81 milioni di euro con il programma “Italia sicura” , dei quali 16 milioni già deliberati dal CIPE. Olbia ha 60 milioni di euro di risorse già stanziate . Nel 2016 si procederà con l’attuazione della fase progettuale con le vasche di laminazione.

Il caso del ponte sul Rio Siligheddu

Sotto la lente d’ingrandimento c’è la situazione del ponte sul Rio Siligheddu, che ieri é passato agli onori delle cronache dopo l’ordinanza di demolizione disposta dal sindaco. “ La situazione del ponte di via Vittorio Veneto é emblematica nella sua illogicitá – spiega Giovannelli – quel ponte non era mai crollato e dunque non c’è stata ricostruzione, dopo l’alluvione del 2013 c’era stato un cedimento del ponte nella parte sovrastante. Avevamo chiesto una perizia tecnica per la verifica della solidità della struttura portante e ci dissero che il ponte non aveva subito danni strutturali, ma che andavano ripristinati il terrapieno e la pavimentazione per renderlo transitabile.” Stesso ponte e stesso blocco al corso del Rio Siligheddu. Che é tornato clamorosamente d’attualità con l’onda di piena di ieri e il tappo che ha fatto esondare il fiume.

“Possiamo eseguire opere nuove solo in caso di urgenza”

Qui nasce la questione della burocrazia. Le opere da ripristinare sono state finanziate con i fondi per l’alluvione. Le opere nuove sono bloccate dal Patto di stabilitá. Motivo per cui Giovannelli sostiene di non aver potuto procedere prima alla demolizione e alla ricostruzione del famigerato ponte. “Il Commissario per l’emergenza non fece fare opere diverse dal ripristino dello stato ex ante – spiega il sindaco di Olbia – per una arteria indispensabile nel collegamento con Tempio. Una vera e propria anomalia per la quale, dopo che era stato disposto il ripristino della viabilità, si sarebbe dovuti intervenire sul ponte che non faceva smaltire grandi quantità di acqua per ricostruirlo da capo. Rigidità e illogicità che hanno fatto sì che solo ieri davanti all’urgenza derivante dallo stato di calamità abbia potuto demolire quel ponte”.

Alluvione, un centinaio di abitazioni coinvolte, già partita la bonifica

Da questa mattina sono in corso le operazioni di bonifica dopo le piogge di ieri. Sono state un centinaio le abitazioni coinvolte, concentrate nei quartieri di Isticcadeddu e Baratta. Una quarantina di persone costrette ad abbandonare temporaneamente le proprie abitazioni sono state ospitate in alcune strutture alberghiere convenzionate con il Comune. In campo é scesa anche la Brigata Sassari insieme agli uomini della Protezione civile, Vigili del Fuoco e personale della polizia locale. La città è stata divisa in settori con lo stesso criterio organizzativo adottato dopo l’alluvione del 18 novembre 2013, con ogni zona assegnata a due tecnici comunali e agli uomini della Protezione civile. I tecnici comunali compiono verifiche sulle abitazioni danneggiate per l’eventuale accertamento e quantificazione dei danni subiti. Intanto tutte le scuole di Olbia resteranno chiuse anche domani.

Giandomenico Mele

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share