A Macomer, il poligono S’Ena Ruggia è classificato come occasionale e non permanente. Nella zona, di fatto, c’è una discariva abusiva: bombe a mano tra gli arbusti e i resti delle esercitazioni rimasti lì. Sul caso, sollevato da SardiniaPost, ha presentato un’interrogazione al Camera il deputato di Sel, Michele Piras, e chiede che venga aperta un’indagine.
Così si legge nel documento dove Piras ricorda la collocazione del poligono: “a ridosso del sito archeologico di Tamuli, che comprende i nuraghi Fiorosu, Sa Pattada e Tamuli e diversi allevamenti”. Il Poligono è in uso all’Esercito – Brigata Sassari – e viene attivato con una procedura d’urgenza.
Il deputato riprende lo stato di fatto: “Tra gli arbusti,sono state rinvenute centinaia di bombe a mano, esplose e nascoste in un fossato, fra le quali le più riconoscibili corrispondono al modello S.R.C.M. Mod. 35, mentre altre sembrano più simili alle granate OD 82/SE”. E ancora: “Tra i rifiuti anche i fili metallici, probabilmente quelli presenti all’interno delle SRCM, contenitori e oggetti in metallo arrugginiti”.
Per il deputato di Sel questa è “l’ennesima dimostrazione dell’arroganza con la quale i vertici delle Forze Armate trattano i territori che li ospitano, producendo con la massima non chalance impatto ambientale e potenziali rischi per la salute e la sicurezza delle persone”.
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