M5s chiedono la revoca di Demurtas: “Nominare Crimi o un altro curatore”

Vito Crimi è il capo politico del Movimento Cinque stelle ma, su disposizione del Tribunale di Cagliari dopo il ricorso della consigliera regionale Carla Cuccu, il rappresentate legale in questo momento è l’avvocato Silvio Demurtas. Ora il Movimento fondato da Beppe Grillo chiede che il potere venga restituito al capo politico o che, almeno, venga nominato un altro curatore speciale. Gli M5s hanno presentato oggi al Tribunale di Cagliari un’istanza di revoca dell’attuale curatore speciale, Silvio Demurtas, chiedendo il “contestuale riconoscimento della piena legittimazione dell’associazione Movimento 5 Stelle nella figura dell’attuale legale rappresentante” e cioè di Vito Crimi. Gli avvocati del Movimento chiedono anche, in via subordinata, di provvedere alla designazione di un diverso curatore speciale.

LEGGI ANCHE: Fuori Crimi, M5s in mano a un curatore: Tribunale dà ragione a consigliera sarda

L’istanza di revoca è stata depositata nel giudizio di merito dell’impugnazione. Nell’atto gli avvocati del M5s, Francesco Cardarelli, Andrea Ciannavei e Maurizio Barrella, chiedono la revoca di Demurtas e il ripristino di Crimi come legale rappresentante sostenendo, tra l’altro, che la nomina del curatore speciale “ha determinato una strumentale reazione sui media, nel senso che il Movimento 5 stelle sarebbe attualmente privo di rappresentante legale e istituzionale, con evidenti gravissime ripercussioni” sull’attività della forza politica. Senza contare che “emerge da dichiarazioni di stampa” rese da Demurtas “che egli avrebbe curato il ricorso proposto da Carla Cuccu, in ciò annidandosi un evidente conflitto di interessi“. Non solo, “il M5S è venuto a conoscenza di una richiesta indirizzata all’Associazione Rousseau dal curatore speciale nella quale quest’ultimo chiede in via urgente la consegna degli elenchi degli iscritti del M5s”. Per il Movimento “l’assoluta illegittimità, illiceità ed esorbitanza della richiesta avanzata dal curatore, soggetto titolare di mera rappresentanza processuale limitata a una specifica controversia, ha indotto il M5s a diffidare immediatamente l’istante e, per quanto di competenza, l’Associazione Rousseau a dare seguito ad ogni istanza, richiesta o conseguente trattamento dei dati personali”. Il M5s ha anche diffidato, si legge, Rousseau a consegnare i dati, rivolgendosi anche al Garante per la protezione dei dati personali. Quanto alle questioni di diritto, il M5s motiva l’istanza per “illegittimità ed erroneità del decreto di nomina del curatore speciale” in quanto si ritiene “infondata” l’interpretazione secondo la quale il M5s sia privo di un rappresentante legale perché si ritiene Crimi pienamente “operante in regime di prorogatio“.

“Posto che per noi la questione principale è il vaglio della patente illegittimità dell’espulsione di Carla Cuccu, colpisce la totale mancanza di resipiscenza di Crimi, che come componente del Comitato di Garanzia dovrebbe piuttosto prendere e dare atto che il provvedimento disciplinare era ed è ingiusto e che merita pertanto di essere revocato”. Così gli avvocati Lorenzo Borrè e Patrizio Rovelli, legali della consigliera regionale sarda del M5S espulsa e che si dicono “stupiti” della decisione del M5s. L’ attenzione di Crimi, affermano, “è tutta accentrata sulla questione, per noi meramente contingente, della nomina del curatore speciale, che rappresenta una mera necessità processuale per instaurare correttamente il contraddittorio. Paradigmatica è poi la richiesta di sostituire il curatore speciale laddove si evoca un fantasmatico apporto di Silvio Demurtas alla stesura del ricorso per l’impugnazione del procedimento disciplinare, posto che nel redigerlo non ci siamo accorti che lo spirito del curatore già aleggiava nei nostri studi per ispirarci. La domanda che ci poniamo è: ma il comitato di garanzia non avrebbe fatto prima e meglio a revocare l’espulsione anziché ficcarsi in un ginepraio giuridico pieno di insidie procedimentali, come il rigetto del reclamo attesta?”.

Nel frattempo il Movimento Cinque stelle litiga con la sua ex anima gemella, l’associazione Rousseau. La settimana scorsa il Movimento ha ordinato la restituzione dei dati relativi agli iscritti, dando un termine di cinque giorni, ma non ha ricevuto nulla. “Oggi, decorso tale termine e previa ulteriore comunicazione di conferma, i nostri esperti informatici e periti forensi si sono recati presso gli uffici dell’associazione Rousseau per ricevere i dati in consegna – si legge su Fb -. Purtroppo, l’associazione Rousseau, non ha provveduto alla consegna e ciò è oggettivamente grave e palesemente illegittimo. In tale modo l’Associazione Rousseau cerca di ostacolare e di rinviare, come già da tempo, la possibilità per gli iscritti del movimento di esercitare i propri diritti associativi e di esprimersi sul nuovo progetto politico”. I rapporti sono sempre più freddi. “Non comprendiamo come un compagno di viaggio con cui si è fatto un percorso insieme stia macchiando una così nobile storia con atti che la legge non ammette – scrivono i pentastellati -. Chi ha rallentato questo processo si assumerà tutte le responsabilità nelle sedi giudiziali penali, civili e amministrative per il danno che sta causando al Movimento 5 Stelle”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share