“Il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna non ha più il riconoscimento dell’Unesco, sono ancora in pochi a saperlo”. La notizia è piombata come un macigno sulle circa trecento persone che riunite nella sala congressi del Lù Hotel di Carbonia per la presentazione della candidata Francesca Barracciu alle primarie del centrosinistra per la corsa alla carica di governatore. A darla, quando il confronto si avviava alla conclusione, è stato Roberto Puddu, il segretario generale della Camera del lavoro della Cgil: “E’ un ulteriore dimostrazione – ha commentato – del totale fallimento della politica attuata da Cappellacci e dalla sua Giunta”.
In effetti nel Sulcis il dietro front dell’Unesco ha un valore fortemente simbolico. Una sintesi di quel “fallimento su tutti i fronti” denunciato dal presidente della provincia Tore Cherchi. Anche perché si accompagna a un altro problema, segnalato dal deputato democratico Francesco Sanna: “Siamo arrivati – ha detto – finalmente, al capolinea sul provvedimento della fiscalità di vantaggio che nei giorni scorsi ha registrato la firma da parte della Regione sulle categorie beneficiarie, per la cui firma si è perso un mese di tempo. A causa di questo, probabilmente, le imprese, non potranno usufruire negli ultimi due mesi dell’anno 2013, quelli più ‘caldi’ per le richieste del fisco, degli sgravi fiscali a loro dovuti”.
La bocciatura da parte dell’Unesco – se l’anticipazione data da Puddu sarà confermata ufficialmente – è stata evidentemente determinata dal parere formulato dai delegati Ana Ruiz Conde e Richard Watson che alla fine del luglio scorso, accompagnati dal commissario del Parco Nino Granara e dal sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo , effettuarono un’ispezione nei siti minerari dismessi. I due delegati, a conclusione del tour, formularono valutazioni positive sulla bellezza dei siti, meno sulla struttura organizzativa. Preannunciarono un parere sostanzialmente positivo. Ma Watson tenne a precisare: “Le nostre valutazioni di sostenibilità devono tener conto non solo dei siti ma anche dei dati statistici, bilanci e quindi della sua gestione, insomma una valutazione complessiva”.
L’incontro di Carbonia ha anche avuto un forte significato politico. Era infatti presente l’ex governatore Renato Soru che ha in questo modo confermato pubblicamente il suo sostegno a Francesca Barracciu. Soru, nel suo intervento, ha sottolineato il fallimento della giunta Cappellacci che “non ha mantenuto i patti con i sardi” e ha creato centomila nuovi disoccupati. Il tema dell’occupazione – e dello snellimento della macchina burocratica regionale – è stato al centro dell’intervento della Barracciu che, prima dell’inizio del dibattito, ha incontrato una delegazione degli operai dell’Alcoa.
Carlo Martinelli