Sel a Letta: “Impugni la legge vergogna sui fondi gruppi agli amici dei consiglieri”

Dal consiglio regionale al governo Letta. La norma che permette ai consiglieri regionali di distribuire a piacimento i soldi rimasti ancora nelle casse dei gruppi è approdata in Parlamento. Il senatore ed ex consigliere regionale Luciano Uras ha inviato una lettera al presidente del Consiglio Enrico Letta affinché il governo impugni la legge sulla razionalizzazione delle spese del consiglio regionale, norma che all’articolo 10 (come anticipato da Sardinia Post – leggi) dà la possibilità agli onorevoli di utilizzare, a un mese dalla campagna elettorale, le risorse ancora in cassa e destinarle a piacimento ad associazioni, fondazioni ed enti di formazione. Amici, chiaramente. In totale, si parla di circa 1,5 milioni di euro.

“Si tratta di una norma incostituzionale – scrive Uras – e in aperto contrasto con la normativa vigente sul contenimento della spesa, visto che comporta esborsi aggiuntivi e non giustificati”. Questo perché, fino all’approvazione della legge nel mirino, il 9 gennaio scorso, tutti i soldi non spesi ritornavano nelle casse del consiglio regionale. Al contrario, con il varo dell’articolo 10 – inserito nella legge attraverso un emendamento proposto dal centrodestra ma approvato a larghissima maggioranza – i gruppi politici in consiglio regionale possono scegliere di destinare i soldi a chi ritengono opportuno.

Solo pochi giorni fa, interpellato da Sardinia Post (leggi), il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis aveva annunciato di aver dato mandato affinché tutti i fondi residui del gruppo (circa 600mila euro) fossero destinati alle casse del consiglio regionale, sottraendoli dunque all’uso privato dei consiglieri.

La norma, come si diceva, è stata approvata a larghissima maggioranza. I numeri precisi li fornisce la consigliera di Sardigna libera Claudia Zuncheddu, tra le poche ad aver votato contro il provvedimento. “Su 56 votanti ci sono stati solo 6 contrari – precisa oggi Zuncheddu – e ho ben chiarito i motivi di questa scelta durante il mio intervento in aula: una legge fortemente demagogica e fuorviante, una sorta di grande finzione, cioè fingere di cambiare qualcosa per poi non cambiare niente”.

Pablo Sole

sole@sardiniapost.it

  • I DOCUMENTI

L’intervento di Claudia Zuncheddu in consiglio regionale

 

La lettera di Luciano Uras a Enrico Letta

Signor Presidente,

ritengo necessario porre, direttamente alla Sua attenzione, la questione concernente i profili di incostituzionalità della legge regionale della Sardegna n. 2 del 2014 – Razionalizzazione e contenimento della spesa relativa al funzionamento degli organi statutari della Regione – con particolare riferimento all’articolo 10 del provvedimento legislativo in relazione alla possibilità di disporre da parte dei gruppi consiliari, in modo discrezionale, degli avanzi di amministrazione maturati nel corso della XIV legislatura ai fini di sostegno finanziario verso i soggetti e secondo le modalità stabilite all’articolo 1), comma 337, della legge 23 dicembre 2005, n.266 o in beneficienza.

Tale disposizione, infatti, appare contrastare con i principi di cui all’articolo 97, comma 1, della Costituzione e ai contenuti della normativa vigente in materia di riforma economico e sociale relativa al contenimento della spesa ai fini di equilibrio di bilancio e di riduzione del debito pubblico, determinando una spesa aggiuntiva e non giustificata.

Per le ragioni su esposte si chiede alla S.V. di verificare la possibilità di un intervento del Governo da Lei presieduto, secondo quanto stabilito dalla vigenti norme in materia di impugnazione delle leggi regionali.

 

 

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