L’assessora può controllare i dirigenti: dal Tar arriva il via libera alla Murgia

L’assessora regionale all’Agricoltura, Gabriella Murgia, potrà continuare a controllare le determinazioni dei dirigenti prima della pubblicazione: quel provvedimento non reca loro “un attuale danno grave e irreparabile”. Lo ha deciso oggi la Seconda sezione del Tar Sardegna, respingendo la richiesta di sospensiva presentata dai sindacati. Con una nota scritta, l’esponente della Giunta Solinas aveva imposto un controllo preventivo agli atti dei dirigenti del suo assessorato: “Chiedo con la presente che le vostre determinazioni mi siano tempestivamente inviate in bozza – aveva scritto -, quindi prima della loro definitiva predisposizione ed emanazione”. L’azione dell’assessora Murgia aveva scatenato una dura reazione da parte dei sindacati e i segretari Cgil Fp, Uil Fpl, Sadirs e Sdirs, Enrico Lobina, Giampaolo Spanu, Luciano Melis e Cristina Malavasi avevano annunciato battaglia chiedendole di ritirare quel documento che, secondo loro, comportava “elementi di illegittima intromissione“.  L’assessora Murgia aveva replicato che la sua richiesta aveva “riguardato semplicemente la necessità di conoscere l’operato dei dirigenti, a motivo della responsabilità politico-amministrativa che grava su ogni singolo assessore”.

Tutte le sigle sindacali del settore si erano così rivolte al Tribunale amministrativo regionale per chiedere la sospensione e l’annullamento del provvedimento. Uil-Fpl regionale, Uil-Fpl del comparto Regione, Fp-Cgil regionale, Fp-Cgil del comparto Regione, Sadirs (Sindacato autonomo dei Dipendenti della Regione Sardegna), Sadirs Dirigenti e Sdirs (Sindacato dirigenti e direttivi Regione Sardegna) rappresentati dagli avvocati Giovanni Luigi Machiavelli e Caterina Usala si sono trovati di fronte la Regione difesa dagli avvocati Roberto Murroni e Giovanni Parisi. In giudizio c’era anche l’assessora Murgia che, assistita dall’avvocato Marco Porcu, si è opposta al ricorso. Gli atti sono stati esaminati dalla Seconda sezione del Tar Sardegna (col presidente Francesco Scano e i consiglieri Marco Lensi e Grazia Flaim) che, “ritenuta la propria giurisdizione e competenza”, ha ascoltato le parti e nella camera di consiglio dell’11 dicembre 2019 ha respinto la domanda di sospensiva “considerato che i provvedimenti impugnati non arrecano ai ricorrenti un attuale danno grave e irreparabile“. In sostanza, adesso il Tar ha dato ragione all’assessora all’Agricoltura, Gabriella Murgia, e agli avvocati dei sindacati resta la possibilità di chiedere che il Tribunale amministrativo regionale affronti la questione nel merito.

M.Z.

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