Intesa accantonamenti, firma vicina. Deiana: “Poi più soldi agli enti locali”

Anci Sardegna accoglie positivamente, al di là del giudizio complessivo sulla manovra nazionale di bilancio” il fatto che la Sardegna possa ottenere le risorse degli accantonamenti, ovvero i soldi che ogni anno lo Stato chiede alle Regioni a copertura del debito pubblico nazionale. Ma come dichiarato in più occasioni dalla Corte costituzionale, sono troppe le risorse prese alla nostra Isola. Ieri sera è stato il governatore Christian Solinas ad annunciare “a breve la firma dell’accordo“. A stretto giro il comunicato diffuso da Anci attraverso il presidente Emiliano Deiana, il quale ha ricordato come il Governo Pd-M5s avvierà la procedura attraverso “la previsione ex art 100 di un ‘fondo contenziosi'” riservato alle regioni a statuto speciale.

Il fondo prevede una dotazione di 250 milioni nel 2020 e di 400 milioni a decorrere dal 2021. “Le legittime aspettative della Sardegna – spiega Deiana – trovano una previsione normativa che, e appare il minimo, non può essere vista come una ‘concessione governativa’, ma la riparazione a un torto e a un abuso subito e perpetrato dallo Stato italiano nei confronti della Sardegna”. Ciò che per Deiena “non esaurisce comunque la più complessa vertenza Entrate’.

Ancora dalla nota di Anci: “In attesa che la legge di bilancio 2020 sia approvata dalla Camera e dal Senato, Anci Sardegna tiene a sottolineare che, una volta definita positivamente la aprtita con lo Stato, la Regione deve porre rimedio al suo debito nei confronti dei Comuni e delle Province, relativo alla mancata applicazione dell’articolo 10 della legge regionale 2 del 2007″. Ovvero la Finanziaria di quell’anno che, tra le altre cose, prevedeva un aumento del Fondo unico riservato agli enti locali proporzionalmente alla crescita delle entrate fiscali.

“Anci Sardegna e al (Consiglio delle autonomie locali) hanno chiesto a più riprese, nella passata legislatura e in quella attuale, la costituzione di un tavolo tecnico che calcoli gli aumenti percentuali delle entrate fiscali senza specifica destinazione per stabilire a quanto ammonta il credito vantato dagli enti locali nei confronti della Regione – osserva Deiana -. In questa fase, tuttavia, occorre che Regione, parlamentari sardi, enti locali della Sardegna lavorino sinergicamente per ottenere dallo Stato il dovuto sulla vicenda accantonamenti”.

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