Prosegue il cammino per il riconoscimento del principio di insularità in Costituzione: il Comitato promotore, attraverso il presidente Roberto Frongia e la coordinatrice del Comitato scientifico, Maria Antonietta Mongiu, fa sapere in una nota che “il testo è stato assegnato alla commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama che lo ha esaminato in sede referente lo scorso 6 novembre”. Così dopo la presentazione della proposta avvenuta in Senato il 5 ottobre contestualmente al “deposito delle firme certificate raccolte nei sei mesi previsti dalla legge”.
“Un primo traguardo che ci fa ben sperare – dice Frongia -: l’iniziativa ha riscosso un notevole successo sopratutto per il suo carattere totalmente trasversale”. Dello stesso avviso la Mongiu: “Si fa un ulteriore passo nel difficile cammino di pedagogia sociale, da tempo avviato”, Soddisfazione anche da parte di Matteo Rocca, coordinatore dei Giovani del comitato promotore: “Un terzo delle firme raccolte – spiega – sono infatti di persone con età compresa tra i 18 e i 35 anni”. Ora la parola passa alla commissione Affari costituzionali “nella speranza – dicono dal comitato – che si arrivi in tempi rapidi alla discussione per la modifica dell’articolo 119 della Costituzione affinché venga finalmente riconosciuto il grave e permanente svantaggio naturale derivante dall’insularità, disponendo così le misure necessarie a garantire una effettiva parità ed un reale godimento dei diritti individuali e inalienabili”.