I mezzi delle associazioni di volontariato di protezione civile della Sardegna sono revisionati e in regola. E le previsioni di pericolosità incendi, che sono uno strumento indicativo, erano corrette la scorsa domenica come pure il venerdì e il sabato. Così gli uffici della direzione regionale della Protezione civile replicano alle critiche piovute in seguito ai pericolosi incendi scoppiati nei giorni scorsi tra l’Alto Oristanese ed il Nuorese, in particolare dal deputato di Unidos Mauro Pili.
Gli uffici – si legge in una nota della Regione – specificano che, pur non avendo per legge il datore di lavoro l’obbligo di consentire l’assenza del proprio dipendente, l’attivazione dei permessi per l’attività dei volontari è valida non solo per i migranti ma anche per le altre emergenze, compresa l’emergenza incendi. Il DPR 194/2001 (cioè il regolamento che disciplina la partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di protezione civile) si applica per le attività di spegnimento, come anche riportato e indicato nel Piano regionale antincendi, sempre e in automatico, nelle giornate con previsione di pericolosità alta o estrema (arancione e rossa), senza la necessità di preventive e/o formali autorizzazioni.
Per la Protezione civile l’emergenza incendi in Sardegna resta una priorità che viene affrontata alla pari delle altre emergenze con serietà competenza e assoluta dedizione, pur consapevoli di alcune criticità da risolvere. Nel 2016, grazie al percorso intrapreso dalla Giunta, la macchina risulta ancora più efficiente. Lo dimostrano, tra l’altro, sia le novità del Centro funzionale decentrato sia la crescita del volontariato di protezione civile.
Le organizzazioni AIB iscritte nell’elenco regionale sono 111, con oltre 2600 operatori, a fronte delle 103 associazioni, con circa 2400 operatori, iscritte nel 2015. Questo grazie anche ai nuovi e ripetuti corsi di formazione gratuiti, programmati e attuati entro maggio in tutta la regione a favore di oltre 400 nuovi volontari AIB. Un segnale di entusiasmo e fiducia nei confronti della cultura della sicurezza sposata dalla Giunta come priorità per la popolazione isolana.