Una gestione fallimentare del patrimonio, un piano industriale che nasce solo da esigenze elettorali e che esclude realtà produttive del nord Sardegna: è il tenore delle critiche mosse contro la Giunta Pigliaru. Secondo Roberto Frongia e Michele Cossa dei Riformatori, oggi l’amministratore unico Michele Caria “ha presentato un piano industriale banale ma che rivela la drammatica verità: nulla è stato fatto. Il personale competente di Igea è scarso; appare poi evidente un’organizzazione del lavoro estremamente confusa e la mancanza di mezzi per operare. La gestione del patrimonio appare fallimentare e la Regione in questo contesto è rimasta a guardare”.
La capogruppo di Cas@ Iglesias in Consiglio comunale, Valentina Pistis, sostiene che il piano nasca “per scopi elettorali” e sia espressione del “fallimento di una società che ad oggi ha ignorato la propria missione: la bonifica delle aree minerarie”. E fa notare “il mancato invito, oggi, dei consiglieri comunali di Iglesias o quantomeno al presidente del Consiglio comunale”.
Infine Francesco Cabras dell’Ugl non comprende come mai “fra le attività di bonifica e messa in sicurezza delle miniere, presentato stamane dal presidente Pigliaru, non ci sia la miniera di Olmedo”. In realtà il piano industriale illustrato oggi contempla anche lavori ad Olmedo per un valore di 789.455 euro per il 2018.