La legge 7 sui Grandi eventi finisce nel mirino della Procura. Avant’ieri negli uffici di viale Trieste 105 a Cagliari, sede dell’assessorato regionale al Turismo, sono arrivati gli uomini delle Fiamme gialle, poi andati via con diverse cartelle di atti pubblici, relativi al triennio 2019-2021.
Evidentemente, con l’indagine appena iniziata, non è possibile sapere cosa stia cercando di preciso la magistratura cagliaritana. Di sicuro, con le risorse della legge 7 sono state finanziate manifestazioni sportive, culturali ed enogastronomiche. Ma soprattutto le prime, in questa legislatura, diventarono oggetto di contesa politica.
Al momento si possono fare solo ipotesi, proprio recuperando la cronaca dal Palazzo di questi tre anni. Sulla legge 7, era ottobre del 2020 quando l’opposizione chiese alla maggioranza di Christian Solinas di ritirare in autotutela due bandi. In totale, 7,4 milioni, così ripartiti: 5,5 milioni per cultura ed enogastronomia; 1,9 milioni da destinare agli eventi sportivi. Nel pacchetto di risorse c’era pure il programma Tursport, poi congelato sull’onda delle proteste fuori e dentro l’Aula, ma già un anno e mezzo fa al centro di un’inchiesta.
Quelle erano anche le settimane in cui il presidente della Regione aveva incolpata l’assessore Gianni Chessa. Ma poi, come ricostruito da Sardinia Post, il contributo all’evento non era un’azione solitaria degli uffici del Turismo, ma il via libera era arrivato dalla Giunta.
Se ci siano legami tra il precedente fascicolo aperto in Procura e questo nuovo blitz di avant’ieri, non è dato saperlo. Il nostro giornale ha comunque provato a contattare Chessa che al telefono dice: “Sono a Milano per una fiera sui cammini lenti, prenderò dettagliate informazioni al mio ritorno”.