Fondazione Mont’e Prama, il Comune di Cabras boccia la gestione di Muroni

“È accaduto un fatto rilevante: il Bilancio di previsione 2023 contiene voci in netto contrasto con l’atto costitutivo e che mettono a repentaglio l’equilibrio dei conti nel Comune di Cabras”. Con questa motivazione il sindaco Andrea Abis, a nome di tutta l’Amministrazione municipale dell’Oristanese, ha bocciato poco prima di Natale la programmazione della Fondazione Mont’e Prama presieduta da Anthony Muroni.

Lo scontro interno della Fondazione, di cui il Comune è un socio dell’ente visto che Mont’e Prama, la terra dei Giganti, si trova proprio a Cabras, si è consumato una settimana prima di Natale. Ma solo ieri la notizia è trapelata. Con tanto di comunicati incrociati. Più tecnico quello di Abis, come si vedrà, più di pancia la nota diffusa invece da Muroni.

Ha cominciato Abis che nel confermare il “no” del suo Municipio al documento finanziario, ha parlato di “Bilancio di previsione presentato dalla Fondazione in pochi minuti nel corso della seduta del 19 dicembre”, peraltro fa notare il sindaco, “senza l’invio preventivo del documento al Cda“.

il sindaco Andrea Abis

Abis ha spiegato che per come è stato stilato, il Bilancio di previsione 2022 porta con sé elementi capaci di pregiudicare non solo i conti del Comune ma pure quelli “della Fondazione stessa, con i conseguenti rischi generali per la comunità locale“. Ancora dalle parole del primo cittadino: “Conosco bene i meccanismi dei bilanci pubblici, ho preso parte al Cda dotandomi dei pareri preventivi contabili, finanziari e legali acquisiti per il bilancio di chiusura 2022, anche quest’ultimo da me bocciato, e sono molto preoccupato da questa decisione sbagliata del Consiglio di amministrazione”, decisione che Abis definisce “contraria agli accordi pattuiti e che deve essere sanata al più presto”.

Muroni si è risentito perché il sindaco ha ‘osato’ contestare la sua azione. E scrive: “Nell’esprimere desolazione per il triste spettacolo al quale da qualche giorno un consigliere di amministrazione sta esponendo la Fondazione Mont’e Prama e il presente e il futuro delle sue attività, svolte nell’esclusivo interesse della comunità di Cabras e della Sardegna intera, la presente per una precisazione: il Bilancio consuntivo 2022 della Fondazione non è stato ancora discusso e sarà approvato, come da statuto, entro il 30 aprile 2023. Non si capisce, dunque, come il consigliere in questione possa averlo “bocciato”.

Entrando invece nel merito della contestazione mossa da Abis sul Bilancio di previsione 2023, Muroni sottolinea che il documento finanziario “è stato approvato dal Cda della Fondazione seguendo il cogente parere espresso dal Collegio dei revisori. Sull’interpretazione data” dai commercialisti “alle prescrizioni dell’atto costitutivo”, il presidente dice che “è stato chiesto parere urgente dei soci fondatori. All’esito dello stesso, il Bilancio di previsione potrà essere emendato e aggiornato“.

In buona sostanza, Muroni ammette che non sono escluse possibili modifiche, sebbene neppure lui, al pari di Abis, spieghi nei dettagli quale sia l’oggetto preciso della contesa. Poi aggiunge: “Nessun polverone mediatico e nessuna pressione indebita, del tipo di quelle già esercitate nei confronti del Cda e di alcuni dipendenti in queste settimane, potrà, fino al pronunciamento dei soci fondatori – cambiare le decisioni assunte da un organismo autonomo, supportato e indirizzato nelle sue determinazioni da un Collegio dei revisori a sua volta autonomo ed espressione di due ministeri e della Regione autonoma della Sardegna, enti che hanno destinato alla Fondazione e alla comunità di Cabras svariati milioni di euro”.

La Fondazione Mont’e Prama è nata il primo luglio del 2021. “È stata voluta soprattutto dal Comune di Cabras, che è il socio fondatore che rappresenta l’autonomia locale”, ha scritto ancora Abis con una precisazione: l’ente “-. La Fondazione “deve operare in piena sintonia con la programmazione del Comune, che ha il compito di gestire il territorio, e quindi non può e non deve esserci nessuno scontro tra il l’Amministrazione municipale e la Fondazione”.

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