Solo 81 milioni di euro a disposizione del Consiglio per le politiche invocate dalle parti sociali, datoriali e dagli enti locali, pochissima massa manovrabile utile lasciata a disposizione dei consiglieri per aggiustare la Manovra finanziaria della Giunta. È la denuncia del consigliere regionale di opposizione e vice presidente della commissione Bilancio, Cesare Moriconi (Pd) che durante la sua relazione di minoranza alla Finanziaria ha attaccato la Giunta e la maggioranza.
“Le vere manovre sono state fatte consapevolmente fuori dalle Finanziarie, ma sono state demandate alle omnibus, cioè fuori dalle regole che disciplinano la materia della programmazione finanziaria”, ha sottolineato Moriconi. Per l’esponente di minoranza il testo è privo di visione strategica: “Anziché una Manovra finanziaria assomiglia di più a un mero adempimento burocratico che ha nella riduzione dei mesi di esercizio provvisorio il suo unico esclusivo e dichiarato fine politico”, ha attaccato. “È una finanziaria povera, senza risorse, senza coraggio e senza regia – ha aggiunto -. Da una legge Finanziaria regionale si attendono ben altre risposte, ne sono convinte le principali organizzazioni sindacali che hanno bocciato questa legge su tutta la linea e hanno chiesto di riaprire un confronto mai esistito. Ne sono convinte anche le associazioni di categoria di tutti i settori, in particolare quelle agricole, quelle del commercio, delle imprese che sono state dimenticate. Ne sono convinti anche i sindaci che ieri hanno invocato un cambio di passo netto della Regione”.