Finanziaria 2017, ecco le spese decise dai consiglieri regionali

Ecco come i consiglieri regionali del centrosinistra hanno deciso di spendere una parte di quei 36 milioni che la Giunta ha messo loro a disposizione nella Finanziaria.

Sulla Finanziaria 2017 c’è un primo elenco delle spese decise dai consiglieri regionali del centrosinistra e inserite nella nuova manovra: ammonta a 26,72 milioni. Le risorse fanno parte di quel tesoretto da 36 milioni che la Giunta ha assegnato agli esponenti della maggioranza perché “l’Aula – ha sempre ribadito l’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci – deve avere un potere ampio sul governo della Regione”. La Finanziaria sarà all’esame dell’Assemblea dal 7 marzo, o al più tardi dal giorno successivo. “Contiamo di approvarla in una decina di giorni”, anticipa Franco Sabatini, il presidente dem alla guida della commissione Bilancio che, attraverso un’ottantina di emendamenti correttivi, ha scelto la destinazione di quei 26,72 milioni. Per arrivare a 36 ne mancano poco più di 9: la lista di queste ulteriori spese si conoscerà nei prossimi giorni.

La somma più corposa decisa dai consiglieri regionale è data dai 14 milioni che saranno utilizzati per acquistare le scorte di pecorino prodotte in Sardegna e non vendute. La Regione le regalerà poi agli indigenti e alle mense scolastiche. “Una politica sociale che porterà ad aumentare il prezzo del latte”, spiega Sabatini. Un’analoga soluzione l’ha proposta anche il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, lo scorso 1° febbraio quando la Coldiretti ha organizzato a Cagliari una manifestazione di protesta. In attesa del piano di aiuti nazionale (leggi qui), c’è lo stanziamento in Finanziaria. Lo stesso Paci ha detto ieri: “Abbiamo mantenuto l’impegno preso due settimane fa: ora serve il lavoro di tutti per risolvere definitivamente le criticità di un settore che deve diventare il volàno di sviluppo dell’economia sarda”.

Ecco i 4 milioni per i beni culturali. “Sono risorse – sottolinea ancora Sabatini – destinate a tutti gli operatori impiegati nelle associazioni e nelle cooperative che gestiscono siti archeologici e musei”. La cifra porta a 18 milioni la somma totale destinata al comparto con la Finanziaria 2017.

Sull’occupazione, i consiglieri del centrosinistra hanno aggiunto un milione e mezzo – arrivando a 4,5 totali – al finanziamento dedicato ai cantieri in utilizzo. “Ci lavorano circa 300 ex operai dell’industria – continua il presidente della commissione Bilancio -: in questo modo è garantito loro uno stipendio per tutto il 2017”. Con un altro milione di euro sono stati finanziati i cantieri per la sistemazione dei cavi telefonici, di cui si occupano le imprese dell’indotto Telecom.

Sul fronte della povertà, c’è l’emendamento che assegna 100mila euro a ciascuna delle dieci diocesi sarde, per un totale di un milione. “Attraverso le mense della Caritas – osserva Sabatini – vogliamo assicurare che nessun indigente resti senza un pasto caldo, in attesa che nei Comuni vengano chiuse le pratiche per l’assegnazione dei sussidi gestiti dagli assessorati alle Politiche sociali”.

Alle Province, che già rientrano nel Fondo unico da 680 milioni, andranno ulteriori due milioni per le società in house. In regime di convenzione, sono affidatarie di servizi, soprattutto sulla manutenzione di strade e scuole.

Ancora: con 800mila euro (rispetto ai 400mila iniziali) è stato potenziato lo stanziamento per i “cantieri di emergenza archeologica“, fa sapere ancora Sabatini. Alla sede di Cagliari dell’Isre (Istituto etnografico della Sardegna) andranno invece 750mila euro. I consiglieri regionali hanno assegnato 900mila euro in più ai centri anti-violenza dell’Isola rispetto al milione e 100mila già stanziato dalla Giunta. Anche il Teatro Lirico di Cagliari avrà maggiori risorse: 500mila “per arrivare a 1 milione e 250mila: in questo modo – spiega Sabatini – l’ente potrà contare su un uguale importo statale”. Dalla Regione, nel 2017, il Lirico riceverà in tutto oltre 7 milioni. Infine il Soccorso alpino: “Garantiamo 270mila euro di contributo aggiuntivo (su 200mila) per sostenere l’attivazione dell’elisoccorso”.

Nel secondo elenco di spese, quello che vale poco più di 9 milioni, ci sono già i soldi per le borse di studio destinate agli specializzandi in medicina. “Stiamo ultimando i conteggi – conclude l’esponente democratico -: da un primo esame ci risulta che servano circa un milione e 750mila euro. Ma la cifra potrebbe subire una variazione”.

Tra Giunta e Consiglio piena unità di intenti sulle voci sostanziali della manovra: la commissione Bilancio ha confermato i 10 milioni decisi dalla Giunta per sostenere le autosufficienze, così come i 40 milioni di accise Enel che andranno ai Comuni in aggiunta ai 680 del Fondo unico. Idem gli 84 milioni del Reis (reddito di inclusione sociale), di cui 44 per gli interventi attivi, ossia l’avvio di cantieri e tirocini, e 40 per quelli passivi, cioè i sussidi.

Da qui al 7 marzo, quando l’esame della manovra 2017 approderà in Aula, dovrà essere riapprovata quella 2016: è un passaggio tecnico dopo la bocciatura da parte della Corte Costituzionale.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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