Espulsioni Psd’Az, il sindaco Tola come Carta: “Salvini non è il mio leader”

“Sono allibito: l’attuale segreteria nazionale ha bloccato da due anni il tesseramento e questa sera su Angelo hanno deciso il mancato rinnovo della tessera. Una pantomima. Ma di cosa parlano?”. Lo dice a Sardinia Post Roberto Tola, sindaco di Posada e militante sardista “da quando avevo diciotto anni, oggi ne ho 51”, in merito all’espulsione del consigliere regionale Angelo Carta che ha ‘osato’ attaccare il ministro Matteo Salvini sul caso Aquarius.

Tola racconta di un partito, quello dei Quattro Mori, dove “si è perduta l’abitudine al confronto. Da quattro mesi non viene più convocato un Consiglio nazionale, le federazioni sono commissariate da due anni. Ma per decidere l’espulsione di uno storico militante come Angelo, hanno deciso di riunirsi in fretta e furia”.

Come Carta, pure Tola contesta l’alleanza con la Lega. “Lo dico apertamente anch’io, lo voglio ribadire con forza: Salvini non è nemmeno il mio leader, non mi rappresenta. Il Psd’Az non ha nulla da spartire con un partito razzista, populista e xenofobo, quale la Lega. Peraltro, l’alleanza non è mai stata deliberata. Perché il mandato congressuale dato al segretario Solinas riguardava la sottoscrizione di accordi programmatici col simbolo dei Quattro Mori. Invece sulle schede elettorali delle Politiche il Psd’Az non figurava”.

Tola, che nel Psd’Az ha ricoperto incarichi importanti – è stato il vice del presidente Silvano Cadoni, ma anche segretario della federazione di Nuoro e più volte consigliere nazionale – assicura: “Nel Psd’Az si respira un’aria davvero pesante, c’è un clima assurdo. Il psd’Az sembra il giocattolino di Solinas che fa e disfa a suo piacimento”.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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