Elezioni, Salvini viola silenzio elettorale: a urne aperte scatta polemica sui social

Lo ha fatto di nuovo. Il vice premier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha violato nuovamente la legge sul silenzio elettorale a poche settimane dalle consultazioni in Abruzzo. Su Facebook il titolare del Viminale  – che è organo deputato proprio al controllo e alle sanzioni sulle violazioni delle norme in materia di propaganda elettorale – ha postato questa mattina, alle 7, un invito a votare per il suo partito a urne aperte. “Lavoro, orgoglio, dignità, futuro! Oggi in Sardegna sarà una bellissima giornata di democrazia: 5 minuti del vostro tempo e anche qui Pd e sinistra al governo saranno solo un ricordo”, si legge sulla sua pagina pubblica, insieme all’hashtag (parola chiave) #oggivotoLega e da un breve video spot elettorale dove campeggiano anche i quattro mori.

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Non solo, qualche ora dopo Salvini lo ha ribadito durante un’iniziativa elettorale a Recco, in vista delle elezioni comunali: “Abbiamo vinto in Abruzzo, in Molise, a Trento, a Bolzano. Oggi vinciamo in Sardegna e sarà una giornata storica per i sardi, ma per il governo non cambia niente. Si va avanti per cinque anni”.

Immediate le reazioni, sempre sul mondo social. Tra i più scatenati il candidato alla segreteria del Pd, Maurizio Martina, che ha cinguettato su Twitter: “Anche oggi Salvini viola il silenzio elettorale e se ne frega delle regole. Che vergogna. Deve proprio sentirsi tanto insicuro di quello che fa e che dice per arrivare a tanto”. Ma a supporto del suo tweet inserisce gli hashtag #Zeddapresidente e #silenzioelettorale. E di fatto viola anche lui la regola.

A ruota segue la deputata di Forza Italia, Renata Polverini, avversaria di Salvini al Governo ma alleata alle Regionali sarde: “Salvini il giorno del silenzio elettorale fa sapere che fare le rapine è un mestiere pericoloso e che non ci saranno né manovra correttiva né patrimoniale. È sicuramente vero. Fino al 26 maggio. Ma dal 27 in poi tutti i nodi verranno al pettine e gli italiani avranno un brusco risveglio”.

Pone l’accento sul conflitto del ministro Salvini, da controllore della norma, il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro: “Quando si è il ministro dell’Interno non ci si può certo nascondere dietro all’assenza di regolamentazione sull’uso dei social media nella legislazione elettorale: il significato del silenzio della propaganda nelle ultime ore dal voto è chiaro ed inequivocabile”. “Se vuole Salvini faccia approvare una legge che abroghi il cosiddetto silenzio elettorale, ma fino ad allora lo rispetti come tutti gli altri perché non solo il ministro dell’Interno non è al di sopra delle leggi, ma con il suo comportamento trasmette anche un messaggio altamente diseducativo”, conclude Fornaro.

Invita invece a non disertare le urne e aggira il rischio di violazione della norma, il leader del Movimento 5 stelle e vice premier, Luigi Di Maio: “Buon voto a tutti i sardi! Oggi deciderete chi deve governare la regione, ma sono contento che l’affluenza sia in aumento rispetto al 2014. Andate a votare! Così si vince tutti!”.

Marzia Piga

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