Le donne elette nel Consiglio regionale: in sedici legislature il 5,9% del totale

Nelle sedici legislature del Consiglio regionale sardo le donne elette sono state appena il 5,96 per cento del totale. In quella in corso siedono in nove tra i banchi dell’Assemblea, il 15 per cento. In questo caso la percentuale è salita perché alle ultime elezioni regionali si è votato con il sistema della doppia preferenza di genere che prevede anche la candidatura della metà di donne nelle liste. Nonostante questo la Sardegna è quindicesima tra le Regioni italiane per numero di donne elette. Le prime sono Molise, Emilia Romagna, Toscana e Lazio. Si tratta dei numeri illustrati dal presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, in occasione dell’incontro ‘Un Consiglio per l’8 marzo&hellip’ sulla presenza delle donne negli organi di governo della Regione.

Per quanto riguarda gli incarichi ricoperti dalle consigliere nel corso delle sedici legislature, si contano una presidente (Claudia Lombardo nella quattordicesima), 4 vicepresidenti (Maria Rosa Cardia, Linetta Serri, Francesca Cherchi), 1 Questore, 9 consigliere segretarie, 8 presidenti di commissione. Le capigruppo sono state in tutto cinque, una a testa per An, Sinistra Autonomista, Misto, Forza Italia, M5s.

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Per quanto riguarda la Giunta, nelle sedici legislature solo il 6,98 per cento di donne, il 33,3 nella sedicesima. Pais ha anche ricordato che le donne presenti nei Parlamenti di tutto il mondo sono il 24,9 per cento (11,3 nel 1995) e solo in Bolivia, Cuba, Ruanda, Emirati Arabi uniti le donne hanno superato il 50 per cento nei seggi. Oggi le elette alla Camera dei deputati sono il 31,27, al Senato il 34,89 per cento.

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