Doddore non corre più

L’esclusione non è ancora ufficiale, perché la Corte d’Appello si può pronunciare solo dopo le 20. Ma Doddore Meloni, leader di Meris Malu Entu, sa già che la sua lista indipendentista verrà lasciata fuori dalla corsa elettorale, insieme alla candidata governatrice Cristina Puddu.

Doddore Meloni, insomma, non corre più. “Io – spiega a Sardinia Post – ho raccolto le firme nell’unico modo possibile, considerando che in Italia esiste la legge sulla privacy a tutela dei dati personali. Quindi a quasi tutti gli elettori che hanno sostenuto Meris, ho fatto indicare solo il nome e il cognome, ma non la residenza e nemmeno il documento di identità. Sono sicuro che per questa ragione la Corte d’Appello ci escluderà dalle elezioni, ingiustamente”.

Molto meno diretta, ma già parla di ricorso, anche la Puddu che, in una nota, scrive: “Il Movimento Meris, nella persona della candidata alla presidenza della Regione, comunica che la lista Malu Entu è stata presentata in tutte le otto circoscrizioni della Sardegna. Tutti gli adempimenti sono stati realizzati con il deposito delle firme dei sottoscrittori in numero ridotto, e si stanno già approntando i ricorsi per ottenere il ripristino del diritto contro una legge elettorale antidemocratica e lesiva della partecipazione e della rappresentatività dei sardi nelle fondamentali istituzioni”.

Con l’esclusione, ormai annunciata, di Meris, i simboli di queste Regionali scendono a 31 (salvo altre sorprese), visto che hanno già fatto sapere di non presentarsi alle urne i Soberanistas Indipendentistas e il Nuovo Movimento Sardegna. Il primo è il cartello elettorale che avrebbe messo insieme Sardigna Natzione di Bustianu Cumpustu, Sardigna libera di Claudia Zuncheddu e l’iRs di Gavino Sale. Ma la Zuncheddu si è candidata con Sel e appoggerà Pigliaru, al pari di iRs. Cumpostu quindi è rimasto da solo e ha deciso di stare fermo un giro. Invece: il Nuovo Movimento Sardegna, fondato dagli orfani di Grillo, non è riuscito a raccogliere le firme. Perde un petalo anche la rosa degli aspiranti governatori che, senza la Puddu, scende a sei.

Meloni, dal canto suo, si prepara alla sfida giudiziaria, anziché a quella elettorale. “Siamo pronti – dice – a presentare ricorso”. E sarà l’ennesimo per il capo di Malu Entu che, a febbraio 2013, ha fatto parlare di sé per via di un singolare e rocambolesco “sequestro di persona” di cui ha sostenuto d’essere rimasto vittima. Un rapimento-lampo di tre giorni, ma alla Procura di Oristano non è tornato il conto. Tanto che il gip Annie Cecile Pinello a fine agosto ha deciso di indagare Meloni per simulazione di reato.

Sull’ormai certa esclusione dalle Regionali, il leader di Meris annuncia: “Ci opponiamo nei tribunali per ripristinare lo stato di diritto. Non si capisce perché un cittadino abbia bisogno di altri cittadini per rendere valida la propria candidatura. Come se le persone che firmano le liste fossero più importanti di chi si presenta alle urne”.

Alessandra Carta

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share