Dg umbro per l’Isola con benefit d’oro: Lai, Agus e Zedda furiosi, Oppi con loro

Un compenso da 192mila euro annui e lordi con vitto e alloggio più “il rimborso delle spese di viaggio, ancorché con partenza e/o arrivo nel luogo di residenza o dimora”. Il fortunato manager che la Giunta di Christian Solinas vuole ingaggiare per tre anni con questi benefit d’oro è il Dg in pectore dell’Istituto zooprofilattico della Sardegna (Izs), un manager ‘pescato’ in Umbria. Il contratto è già pronto, la delibera pure. Solo che le carte sono arrivate in mano all’opposizione di centrosinistra prima che l’Esecutivo mettesse il sigillo. Il caso è quindi scoppiato in Consiglio regionale, “l’ennesima vergogna che i sardi non meritano”. Adesso per il professionista umbro si mette male.

Nell seduta di ieri, quanto l’Aula discuteva il dl 107 sui maxi staff da sei milioni di euro, il primo a protestare contro la nomina del nuovo direttore generale all’Istituto zooprofilattico è stato il consigliere dei Leu, Eugenio Lai. Il quale ha fatto notare come la struttura parallela che Solinas e alleati vogliono creare in Regione, è “un poltronificio” con nomine dirette. Lai ha così tirato in ballo il manager umbro pronto a sbarcare nell’Isola. Si tratta di Giovanni Filippini, laurea in Veterinaria col massimo dei voti nel 1997 e una carriera nella pubblica amministrazione che passa da un altro Istituto zooprofilattico, quello di Perugia e Pesaro.

I dettagli li ha raccontati il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus. Con una promessa: “Voi – ha detto rivolgendosi alla maggioranza di centrodestra – avete piena capacità di nominare chi volete e anche sulla base di queste scelte verrete giudicati. Ma, a maggior ragione vista la crisi, i sardi non meritano che questa Giunta decida di pagare costosissime spese di trasferta a un manager, per il solo fatto che deve tornare a casa propria”.

Dopo Agus ha rincarato la dose Massimo Zedda. “Qui – ha detto il capogruppo dei Progressisti – si sta riconoscendo una indennità di missione da ministero”. Per di più “un’indennità eterna”, ha rimarcato Zedda, perché le spese di viaggio scatterebbero appena il manager umbro esce di casa e va al lavoro (e viceversa). Alla fine della fiera, “il Dg dell’Istituto zooprofilattico della Sardegna sarebbe più costoso di un presidente della Repubblica”. In più il vitto e l’alloggio.

La ciliegina sulla torta l’ha messa Giorgio Oppi. Il decano dell’Aula ha abilmente finto di contraddire i colleghi del centrosinistra. Ma a leggere in filigrana il discorso fatto in Consiglio regionale dal gran capo dell’Udc, vengono fuori due cose: il possibile Dg umbro dell’Istituto zooprofilattico ha scalzato i quattro candidati sardi perché questi ultimi sono stati iscritti nell’Albo nazionale solo a partire dal 31 marzo. Ma la manifestazione di interesse per guidare l’Istituto zooprofilattico isolano è precedente, ha spiegato ancora Oppi.

Più complicata la collocazione politica del manager Filippini. Oppi ha detto che si tratta di un manager di centrosinistra. Ma nel campo del centrosinistra il Dg in pectore viene considerato una scelta della Lega. Fatto sta Oppi, a differenza di Lai, Agus e Zedda, non ne fa una questione economica. “Conoscono almeno quaranta persone nominate dal centrosinistra nella passata legislatura che prendono la stessa cifra. E per di più sono ancora in quei posti chiave”. Oppi comunque ha parlato di compensi da 175mila euro, mentre il Dg dell’Istituto zooprofilattico ne prenderebbe 192mila più i benefit d’oro.

Non sta scritto da nessuna parte che la nomina del manager umbro salti. Ma è probabile che la delibera della Giunta e la bozza di contratto subiscano modifiche. Specie nell’articolo relativo alle spese rimborsabili. Di certo, a prescindere da come andrà a finire, è sempre più chiaro che il centrodestra consideri la Regione una mucca da spremere (metafora abbastanza a tema con l’Istituto zooprofilattico).

Al. Car.
(alessacart on Twitter)

]Nella foto la sede centrale dell’Izs a Sassari)

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