Prima l’attacco di Alessandra Todde, poi la replica velenosa di Christian Solinas che ha tirato in ballo la Giunta Pigliaru. Si allarga lo scontro sulle oltre 200 delibere approvate dall’esecutivo uscente a poche ore dalla campagna elettorale. Il segretario nazionale del Psd’Az ha puntato il dito sulla Giunta che ha preceduto la sua, sostenendo che aveva approvato delibere anche dopo la sconfitta elettorale. L’ex assessore alla Sanità, Luigi Arru, rigetta le accuse. “La Giunta Pigliaru ha approvato, nella stragrande maggioranza, delibere di sola ordinaria amministrazione e, segnatamente, variazioni contabili delle poste di bilancio. Tutto questo è facilmente rilevabile sul sito istituzionale della Regione Sardegna”, ha detto.
Arru parla di “scomposta e aggressiva uscita dell’ex Presidente Christian Solinas, nel replicare alle giuste rimostranze della neo presidente Todde. Solo due delibere, entrambe del 12 febbraio, riguardano nomine – dice l’ex assessore -: una per sostituire il direttore generale dimissionario dei Lavori pubblici, con scadenza prevista al 30 giugno 2019 in concomitanza con gli altri dg, in modo da non impegnare la subentrante Giunta Solinas (che peraltro lo ha poi confermato per ben tre volte, nel corso della sua legislatura) e l’altra riguarda la nomina dei componenti tecnici, senza diritto di voto, del Comitato tecnico regionale delle opere pubbliche. Ben altra cosa – osserva Arru – rispetto alle nomine poste in essere dalla Giunta Solinas due giorni prima delle elezioni. Il tentativo di coprire l’ennesimo scivolone istituzionale con polemiche vuote e pretestuose deve essere respinto con fermezza. Piuttosto c’è da augurarsi che l’ex presidente Solinas sia in grado di assicurare un ordinato e corretto passaggio di consegne alla presidente Todde, analogo, se non in qualità almeno in quantità, a quello che gli garantì Francesco Pigliaru nel marzo del 2019”.
In serata la replica dell’assessore alla Sanità uscente, Carlo Doria. “Bene avrebbe fatto l’ex assessore Arru a non scomporsi precipitandosi in una difesa d’ufficio che denota una certa amnesia selettiva. Dimentica infatti cosa egli stesso fece deliberare alla Giunta Pigliaru a ridosso delle scorse elezioni – ha scritto -. Per aiutarlo a ricordare cito soltanto alcune delle deliberazioni di sua competenza, ma volendo si potrebbe estendere il revival ad altre nomine e atti di programmazione degli altri suoi colleghi di allora. Ricorda di avere approvato a 10 giorni dal voto la programmazione per il triennio 2019-2021 (e cioè per il periodo di governo della successiva giunta) riguardante le Residenze sanitarie assistite (Rsa)? Ricorda di aver individuato con quella deliberazione ben 1252 strutture private accreditabili sul territorio regionale? Questo è ciò che intende per “ordinaria amministrazione” alla quale si sarebbero attenuti per correttezza? O magari faceva riferimento alla delibera di rideterminazione dei tetti di spesa per l’acquisto di prestazioni sanitarie dai privati per la salute mentale e la riabilitazione globale, approvando i nuovi schemi di contratto di ciascuna macroarea? O forse preferisce ricordare l’approvazione del programma di investimenti in edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico per il triennio 2019-2021 con l’impegno di oltre 136 milioni di euro? Potrei andare oltre – e servendo lo farò – ma mai più che in questo caso per l’ex assessore Arru vale l’antico adagio “un bel tacere non fu mai scritto”, conclude Doria.