Il Comune di Oristano resta senza sindaco: l’interminabile crisi del centrodestra è culminata ieri sera con le dimissioni di Massimiliano Sanna. Il primo cittadino dei Riformatori, eletto a giugno del 2022, ha annunciato le dimissioni proprio in Aula, dopo l’approvazione di un provvedimento sugli usi civici.
A Oristano lo scontro interno nel centrodestra va avanti da tempo, tanto che il 6 luglio Sanna aveva azzerato la Giunta. L’obiettivo era riportare un po’ di serenità ma a ben vedere la mossa non è bastata. Anche se quella stessa decisione di togliere le deleghe a tutti gli assessori era sopraggiunta dopo un tira e molla interno alla stessa maggioranza in Comune.
Per provare ad andare avanti il sindaco ha guardato anche a un’alleanza tecnica con il centrosinistra, ma l’accordo non è passato. Ieri sera, quindi, la decisione di lasciare. Le dimissioni di Sanna aprono la strada al commissariamento, se entro venti giorni – come prevede la legge – il sindaco dei Riformatori non torna sui suoi passi.
“Non abbiamo raggiunto ancora la quadra e con grande dispiacere, constatata l’impossibilità di portare avanti l’azione amministrativa e nonostante per alcune settimane abbia tentato una soluzione, al momento non ci sono le condizioni politiche per procedere: sono quindi costretto a rassegnare le dimissioni”, ha detto Sanna, non senza tradire una certa emozione. Il primo cittadino, in ogni caso, ci crede ancora: “Spero di trovare le soluzioni al più presto”.
Il primo cittadino ha fatto anche un appello ai consiglieri chiedendo a tutti di anteporre “all’esigenza personale il bene della collettività. Sarò presente lunedì con senso di responsabilità per l’approvazione del rendiconto e ratifica di bilancio: in quell’occasione si vedrà la reale volontà del Consiglio di ricomporre”. Diversamente a Oristano l’esperienza politica di Sanna e della maggioranza è destinata a concludersi dopo appena quattordici mesi.