“Spending review in Regione? Bene. Ma nei confronti di super manager e direttori generali, a cominciare da Agris, Laore e Argea”. L’auspicio arriva da Efisio Arbau, coordinatore del movimento La base.
“Sui costi della politica – scrive Arbau in una nota – tutti i candidati alle Politiche omettono di condannare la truffa del ripristino notturno delle indennità dei consiglieri regionali abrogate con il referendum popolare e, viceversa, attaccano i dipendenti regionali e di Laore, Argea e Agris per sparare sui deboli, su chi effettivamente lavora sul territorio e per le aziende agricole. Il problema è uno: quando salgono al potere, destra sinistra gestiscono le poltrone e mettono a capo delle agenzie, così importanti per la nostra Isola, commissari straordinari incompetenti in materia che difficilmente sanno gestire e valorizzare le risorse professionali dei dipendenti, che hanno vinto un concorso e che sono in prima linea tutti i giorni”.
Arbau ricorda a titolo di esempio la recente nomina a capo di Laore dell’ex direttore generale dell’assessorato all’Agricoltura, Antonio Monni, in pensione da nove anni e soprattutto “condannato per danno erariale dalla Corte dei Conti quando ricopriva la carica di direttore generale dell’assessorato”.
“La Base – scrive ancora Arbau – intende vietare le nomine politiche che creano costi eccessivi alla Regione Sardegna, duplicazioni di agenzie per procedere poi alla nomina di super direttori generali, come il caso gravissimo anche dell’agenzia Sardegna promozione, con ben due super manager. E per super s’intende un costo per l’amministrazione regionale altissimo, quando i compiti della suddetta agenzia Sardegna Promozione possono essere svolti come da sempre – come è stato – dall’assessorato al Turismo. Diciamo invece sì alla valorizzazione delle risorse interne, ovvero i dipendenti regionali, mentre siamo contrari al continuo ricorso alle consulenze esterne”.
