“Per gli amici e non… Apprendo dai media e non dal mio Presidente di essere stato nominato coordinatore di un team per una Fase 2 che non sapevo fosse in programma”. Alle 22 in punto l’ha scritto su Facebook Christian Stevelli, il consulente del presidente Christian Solinas in Regione “al lavoro su un progetto di riapertura graduale che consentirà di ottenere due obiettivi, cioè il massimo contenimento del rischio per le persone e il miglior risultato possibile dal punto di vista economico”. Così, testualmente, lo stesso Stevelli ha detto ieri a La Nuova Sardegna in un articolo che si può leggere nel quotidiano di Sassari in edicola oggi. Ma dopo cena, alle 22 di questa notte, quando anche Sardinia Post aveva già ripreso la notizia (leggi qui), Stevelli si è rimangiato la sua stessa intervista. Da cui si deduce che ieri il capo team deve aver parlato a sua insaputa.
Ma andiamo con ordine. Le dichiarazioni di Stevelli sul “progetto di apertura graduale” sono pubblicate su La Nuova Sardegna a pagina 4, all’interno di un pezzo dal titolo ‘Isola blindata sino al 26. Fase 2, tecnici al lavoro’. Al quotidiano sassarese, il consulente di Solinas dice anche altro, sebbene rinunci a dare date certe sulla ripartenza “perché si rischia di creare aspettative che potrebbero essere deluse”, sottolinea. Quindi continua: “Stiamo vivendo un momento difficilissimo e la tensione sociale sta salendo, sarebbe scorretto generale illusioni. Ma questo non significa restare fermi. Al contrario: bisogna iniziare a pensare al dopo per arginare gli effetti della crisi economica”.
Insomma, a leggere la lunga dichiarazione di Stevelli a La Nuova Sardegna si capisce che il consulente di Solinas in Regione, perito tecnico dal ’90, sia calato nel ruolo. Tant’è: siccome la notizia sull’esistenza di un team post Covid-19 non era mai stata data da alcun quotidiano, Sardinia Post l’ha ripresa citando infatti il quotidiano di Sassari nell’articolo. Non solo: il nostro giornale ha parlato di “esordio di Stevelli sulle pagine de La Nuova Sardegna“, ruolo che di norma spetta al coordinatore del team, specie quando si annuncia, come ha fatto lo stesso Stevelli, l’avvio di un nuovo progetto. Nello specifico sulla gestione economica dell’emergenza coronavirus.
Alle 21,17, però, è arrivata la prima sorpresa. Dall’Ufficio stampa della Regione hanno inviato un messaggio via WhatsApp. Si legge: “La notizia diffusa oggi da una testata on line, relativa alla creazione, da parte del presidente della Regione Christian Solinas, di un fantomatico ‘team’ atto a guidare il processo di ripresa delle attività produttive dopo l’emergenza epidemiologica da Covid-19, alla guida del quale sarebbe stato preposto un consulente, è totalmente falsa e destituita di qualsivoglia fondamento. Una totale invenzione che si fatica a definire giornalistica, evidentemente creata ad arte per richiamare gli accostamenti suggestivi ad altre vicende e circostanze strumentalmente intessuti nel testo del pezzo, che ci si riserva di far valutare in ogni più opportuna sede”.
Peccato che sia stato lo stesso Stevelli, come si diceva, a rivelare di essere “al lavoro su un progetto di riapertura graduale che consentirà – visto che repetita iuvant, ndr – di ottenere due obiettivi”. Ma alle 22 dev’essere che il consulente dimenticato di aver parlato ieri con La Nuova Sardegna e su Facebook scrive il post che nega tutto. Stevelli sostiene che hanno mentito i giornali. Peraltro di ‘Fase 2 parla solo il quotidiano di Sassari, non Sardinia Post. Vuol dire che il perito dimostra di aver totalmente rimosso le sue stesse dichiarazioni rilasciate ieri.
Finito così? Non ancora. Stevelli, anche con un certo spirito di patata, ha continuato: “Se la stampa può dirmi dirmi anche gli altri componenti – è scritto ancora nel post -, non fatico a chiederli direttamente al presidente. Credo che inventare interamente una notizia sia degna del peggior giornalismo. Mi riservo di far valutare quali azioni siano opportune ad onore della verità in ogni opportuna sede”. Stevelli nel secondo capoverso non mette la punteggiatura. L’abbiamo aggiunta noi per facilitare la comprensione del testo. Sperando soprattutto che il consulente, dopo essersi auto-smentito, non decida anche di autodenunciarsi, dimenticando che le dichiarazioni a La Nuova e la notizia del progetto in itinere l’ha data lui stesso. Del resto se, come dice, non c’entra nulla col team della ripartenza post-Covid, deve chiedersi perché ha rilasciato quelle dichiarazioni a La Nuova Sardegna. Dichiarazioni che, attenendoci a quanto racconta Stevelli, diventano un falso.
Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)